La Presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola
a metà novembre dichiarava che nel passare da tutor ad autovelox si era passati
da 1000/1200 a 1400/1500 multe al mese ed ora a 5 mesi di funzionamento del
nuovo sistema di rilevazione della velocità … le multe non sarebbero 7500, ma
solo 3000?!?
A pensare male, ossia che la Presidente menta, si
rischia di fare peccato, forse. Evidentemente fa confusione.
Ma tanta è la foga nel dare numeri che il fenomeno
multe si risolve a dire della Presidente nello 0.6% degli automobilisti
interessati. Il problema è che dietro qualsiasi numero ci sono donne e uomini
che ogni giorno si alzano di buon’ora per andare al lavoro e portare il pane a
casa, famiglie di operai che in un colpo solo si sono trovati centinaia se non
migliaia di euro di multe da pagare. Evidente la Presidente non conosca la
difficoltà dell’arrivare a fine mese altrimenti avrebbe più rispetto per i
tanti lavoratori multati per pochi chilometri di eccesso di velocità.
E multati da chi?
La Presidente è chiara. I soldi delle multe vanno al
privato che gestisce l’apparecchio. Insomma chi controlla è lo stesso privato
che incassa. Quali garanzie di trasparenza?
Fatto ancor più grave quando con innocente candore la
Presidente riconosce che la Provincia ha annullato multe per errori palesi.
Dunque gli automobilisti vengono controllati da un
privato che incassa in forza di un sistema di controllo che commette errori
palesi?!?
Il tutor garantiva sicurezza e la sua sostituzione
non segnalata in autovelox garantisce multe.
Presidente la invito nell’interesse di tutti, anche
il suo, a verificare la correttezza di un sistema che lei avalla e che è ben
lontano dalla tutela della sicurezza stradale.
Gastone
Gismondi
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