Da Montegranarese e da persona
che da lungo tempo si batte per la sicurezza delle scuole cittadine dovrei
essere soddisfatto della notizia data oggi dalla pagina Facebook del Comune che
annuncia l’arrivo di ulteriori 300.000 Euro dalla Regione Marche per migliorare
sismicamente l’edificio scolastico di Santa Maria. Dovrei esserlo ma non lo
sono. E non lo sono per diversi motivi, primo fra tutti quello che questi soldi
dovrebbero essere destinati al ripristino di edifici danneggiati dal terremoto
e non è il nostro caso.
La scuola di Santa Maria,
come si ricorderà, era stata danneggiata lievemente dal sisma dello scorso
anno, ma i danni procurati dal movimento tellurico erano stati riparati e la
scuola riaperta regolarmente. Quindi possiamo affermare senza tema di smentita
che danni dal terremoto, in quell’edificio, non ve ne sono. C’è un intervento
di miglioramento dell’efficienza sismica, previsto e i cui lavori sono in procinto
di partire. Il progetto aumenta l’efficienza sismica ma non la porta all’ottimale.
Con questa ulteriore somma si potrà raggiungere un coefficiente molto migliore
e questo è un bene. Ma sono soldi non destinati a questo.
I soldi del terremoto
dovrebbero andare ai terremotati. Ci sono paesi e città prostrate, distrutte
nella loro urbanistica e nella loro socialità, e la Regione Marche elargisce
fondi a destra e a sinistra per interventi che nulla hanno a che vedere con il
terremoto del 2016, come questo. Si tratta di un’autentica distrazione di
risorse, di un investimento che sì, è necessario, ma non a spese di
investimenti che, nell’emergenza del terremoto, acquistano carattere
prioritario. Ritengo che sia non soltanto un errore ma qualcosa di
profondamente ingiusto, immorale, utilizzare questi fondi per interventi che
non rientrano nel quadro delle priorità legate al terremoto.
Poi c’è la frase del
comunicato del Comune di Montegranaro che lascia interdetti. “L'essere un Comune fuori dal cratere, come
ben sa la Regione, non ci ha purtroppo evitato danneggiamenti; gli edifici
pubblici con lesioni certificate sono un criterio oggettivo, in base al quale
abbiamo chiesto ed ottenuto l'inserimento in tutti gli stralci delle opere
pubbliche ammesse a finanziamento”. Considerando che l’intervento all’edificio
scolastico non va a sanare alcun danno dovuto al terremoto, questa affermazione
risulta non veritiera e dai miei amministratori mi aspetterei sempre e comunque
la verità.
Luca Craia
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