Torno sull’argomento “turismo
a Montegranaro” dopo aver letto stamane, sul Corriere Adriatico, un articolo
che parla di un’iniziativa promozionale dei comuni della costa fermana. Fermo,
Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio annunciano una strategia per attrarre
turisti dall’Umbria. Non mi soffermo ad analizzare questa strategia ma noto
che, nonostante la ventilata collaborazione col Comune di Porto Sant’Elpidio in
questo campo, tanto da esporre insieme in un’iniziativa promozionale a Foligno
pochi giorni fa, nella rete che si è creata tra i paesi rivieraschi
Montegranaro non figura.
Collaborare, fare rete con gli
altri comuni, in particolare con quelli a maggiore attrattività turistica, è
fondamentale se si vuole fare turismo a Montegranaro. Ricordiamo che il nostro
paese non possiede una reale vocazione turistica se non per alcune pregevoli attrattive
quale può essere l’ecclesia di Sant’Ugo. È impensabile che il turista parta
appositamente per giungere in visita a Montegranaro se non coordinando la
visita con altre escursioni sul territorio. È quindi fondamentale trovare delle
collaborazioni con gli altri paesi cosa che, la notizia di oggi, dimostra che
non si sta facendo.
Si punta al turismo da
shopping quando sappiamo bene che lo stesso comparto calzaturiero vive un
momento estremamente negativo e il movimento di pubblico nella zona degli outlet
di qualche anno fa è ormai soltanto un lontano ricordo. Invece non si valorizza
il nostro patrimonio culturale che potrebbe essere ottimo volano per attrarre
visitatori ma soltanto se messo in rete insieme ad altre offerte sul
territorio.
Un tentativo in questo senso
lo avevo iniziato io stesso, qualche anno fa, creando una sinergia tra
associazioni culturali della provincia di Fermo per la settimana della cultura.
Il tentativo fallì a causa della mia estromissione dall’iniziativa stessa da
parte di Archeoclub, L’Altritalia e Amici della Musica che, però, non portarono
avanti il progetto sinergico. Ma secondo me la strada continua a essere quella:
collaborazione su livello territoriale tra comuni e associazioni culturali per
la creazione di iniziative che attraggano il turista già presente sulla costa.
Iniziative come quella di Foligno, in mancanza di un seguito e di una rete di
collaborazioni, rimangono uno sterile spreco di soldi.
Luca Craia
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