Ci scappò il morto, nel ’96,
in quell’incidente lungo la Provinciale Montegranarese, la strada che da
Montegranaro va a Sant’Elpidio a Mare attraversando la Mezzina. Un caso
dimenticato da quasi tutti, me compreso, e riportato alle cronache da un
articolo del Corriere Adriatico di oggi che ci relazione della transazione
avvenuta tra la compagnia di assicurazione Unipol, che assicurava il Comune di
Montegranaro, il Comune stesso nonché quello di Sant’Elpidio a Mare e la
Provincia di Ascoli Piceno (quella di Fermo ancora non c’era). La transazione
avviene perché una delle vittime, sopravvissuta all’incidente, intentò causa ai
responsabili della strada in quanto, a suo parere, la segnaletica orizzontale e
verticale non era adeguata e a causa di questa inadeguatezza l’incidente si è
verificato.
Si è transato, quindi, nella
quasi certezza di una condanna in sede giudiziaria, condanna penosamente
tardiva così come penosamente tardivo arriva l risarcimento, e si è deciso di
pagare prima del giudizio perché si pensa che la sentenza sarebbe stata sfavorevole.
Ma la cosa stupefacente è che la strada incriminata versa ancora nelle stesse
condizioni di allora: assenza pressochè totale di segnaletica orizzontale e
verticale, nonché mancanza di guardrail nelle curve a protezione di eventuali
uscite di strada che, chi percorre quella via sa, sarebbero disastrose. Si
transa nella consapevolezza di avere torto, altrimenti non lo si farebbe, ma la
strada presenta ancora gli stessi pericoli di allora. E tutto questo, secondo
me, è assurdo.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento