Una carriera costellata di
prodezze criminali per questo ragazzo marocchino senza fissa dimora ma
domiciliato un po’ qua un po’ là sul territorio di Montegranaro. Una collezione
di reati e denunce, una fila di ben otto procedimenti penali pendenti anche per
reati gravi, in cui il gesto che l’ha reso più famoso nel paese che lo ospita è
forse quello di minore gravità. È lui che ha sradicato gli alberelli di Natale
di viale Gramsci, suscitando le ire del Sindaco tanto da promettere tremenda
vendetta e l’espulsione immediata, possibilmente a pedate, dal suolo comunale.
È stato arrestato a Osimo, perché
il nostro non disdegna di esibirsi anche “all’estero”, per una rapina maldestra
a un supermercato. Ora è in attesa di processo per questo nuovo capo di
imputazione che metterà diligentemente in fila dietro ai precedenti. E mentre
attende il processo, anziché affollare le patrie galere, viene mandato agli arresti
domiciliari a Montegranaro, in una struttura che, tra l’altro, non dovrebbe
neanche essere abitabile.
E qui viene spontanea la
domanda: ma non dovevamo liberarcene una volta per tutte? Non aveva promesso,
il Sindaco, con tanto di titoloni sui giornali, che lo avrebbe cacciato per
sempre col massimo sdegno? E invece ora ce lo ritroviamo sotto casa, obbligato
pure a restarci, chissà per quanto tempo. Il Sindaco, che pure è il primo
responsabile della sicurezza nel paese che amministra, dovrebbe fare il diavolo
a quattro per evitare una situazione del genere. Ma soprattutto, il Sindaco dovrebbe
evitare di farsi prendere la mano dall’emozione e promettere cose irrealizzabili
a mezzo stampa. Ora vediamo come e se risolverà questa faccenda.
Luca Craia
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