Per certi individui il
terremoto è stato un’occasione ghiottissima per farsi propaganda, per crearsi
una visibilità, per darsi una nuova immagine di redentori e difensori dei più
deboli. Tra i tanti politici più o meno noti che si sono gettati a pesce tra le
macerie, facendosi opportunamente seguire da fotografi e cameramen, per dimostrare
la loro pelosissima solidarietà ai terremotati, è suggestivo il caso del
movimento neofascista Casapound.
Sì, proprio quelli della
tartaruga, quelli che hanno imbrattato muri con le bombolette, impecettato di
adesivi segnali stradali, colorato con simpatiche polverine fontane e beni
pubblici, proprio questi allegri ragazzotti che passeggiano al passo dell’oca
hanno fatto un sacco di solidarietà ai terremotati, portando panettoni,
giocattoli e coperte. Tutto molto positivo, per carità, e anche molto intelligente.
Perché, vedete, oltre a imbrattare,
colorare e impecettare, i nostri giovani fascisti del nuovo millennio si
presentano anche alle elezioni. E questa solidarietà, fatta sempre a favore di
obiettivo con scritte e tartarughe molto ben visibili, sarà pure un bel gesto
apprezzato da chi ha bisogno, ma rimane sempre una solidarietà pelosa. E a me,
francamente, non fa venire il vomito meno dei vari onorevoli e senatori in
lacrime da cipolla o dei vari tagliatori di nastro compulsivi, tutti sempre con
fotografo al seguito.
Luca Craia
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