(foto ANSA) |
“Un atto vile,
intimidatorio, figlio di un clima costruito da chi continua a strumentalizzare
il terremoto per fini elettorali”. Questo dice l’assessore alla Protezione
Civile della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, nel commentare i
danneggiamenti alle auto della Regione avvenuti qualche giorno fa. Non posso che
essere d’accordo con l’assessore nella definizione dell’atto come vile, in
quanto ogni gesto contro il patrimonio pubblico è delinquenziale, deprecabile e
soprattutto idiota, in quanto quelle auto sono anche nostre.
Non sono però d’accordo sull’analisi
delle motivazioni dell’idiota in bomboletta. Il gesto non è figlio di nessun
clima costruito se non di quello che è scaturito dalla politica stessa della
Regione Marche che, insieme al Governo e ai due Commissari Straordinari per il
Sisma, una politica del non fare, dell’apparire, una politica irrispettosa
della dignità delle persone colpite dal terremoto, una politica fine a se
stessa, al proprio tornaconto, a progetti ben lontani da quelle che sono le
reali esigenze delle popolazioni vittime del disastro naturale prima e di
quello politico poi.
La gente è comprensibilmente
esasperata, e in mezzo a tanta brava gente esasperata ci può anche stare
qualche imbecille che si armi di bomboletta e vada a danneggiare le macchine
della Regione. L’imbecille non ha alcuna giustificazione, ma Sciapichetti non
cerchi alibi: se c’è un clima di tensione la responsabilità è tutta sua e dei
suoi colleghi.
Luca Craia
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