Se io fossi un amministratore
pubblico e pensassi di essere infallibile, di avere l’assoluto in tasca, di
essere portatore unico della verità, farei in modo che le mie decisioni e le
mie scelte durino negli anni e condizionino il bene amministrato il più a lungo
possibile, oltre la mia stessa vita amministrativa. È quello che devono pensare
gli amministratori di Montegranaro quando scelgono di impegnare il Comune per i
prossimi nove anni, a partire proprio dal momento in cui si andrà al voto e,
quindi, si verificherà la possibilità che essi stessi non governino più il
paese.
Hanno firmato un contratto
che vincola Montegranaro per nove lunghi anni. Un contratto che potrebbe essere
vantaggioso oggi, anche se è tutto da dimostrare, ma già tra un anno potrebbe
non esserlo più. Parliamo di elettricità, di luce pubblica, un settore
fortemente tecnologico, in veloce e costante evoluzione in cui una scelta fatta
oggi potrebbe rivelarsi obsoleta tra un anno, figuriamoci tra nove.
Per fare una scelta così
impegnativa, oltretutto molto onerosa per le casse pubbliche, si deve essere
ben convinti di quello che si fa, si deve forse avere il potere di divinare i
responsi, di predire il futuro. Si è scelto di pagare oltre 1000 Euro un punto
luce, di ignorare le possibilità del fotovoltaico e delle energie alternative,
si è scelto, soprattutto, da soli, pur impegnando Montegranaro anche per le
prossime generazioni.
Certo, il paese ha urgente
necessità di rimettere mano seriamente agli impianti di pubblica illuminazione,
fatiscenti, insufficienti, pericolosi. Ma farlo in questo modo è inspiegabile, né
siamo in grado di avere dettagli visto che non si trovano pubblicati né il bando
di gara né copia del contratto. La gente ha gradito poco e ha criticato anche
aspramente questa scelta sulla pagina Facebook del Comune. A criticare anche
persone piuttosto schierate a favore della maggioranza di governo, a
testimoniare che forse questa decisione non è stata molto ponderata. Certamente
non è stata partecipata, visto che nessuno ne sapeva nulla. E in quanto a
trasparenza siamo alle solite.
Luca Craia
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