Belmonte Piceno è all’interno
del cratere, è stato lesionato in maniera grave e tra i tanti danni c’è la
scuola, resa inagibile dal terremoto. I bambini di Belmonte Piceno, quindi, non
possono andare a scuola nel loro paese in quanto la scuola non è utilizzabile.
Sono costretti ogni mattina a prendere lo scuolabus e andare a scuola in un
altro Comune. Ora, però, nasce un problema non di poco conto: lo scuolabus è
vecchissimo. È un mezzo del 1994 con 400.000 chilometri sul groppone, è
malandato e fa fatica a passare persino la revisione. Ma il Comune non ha soldi
per comprarne uno nuovo, Ne ha individuato uno più recente, sempre usato ma in
buone condizioni, e servono 34.000 euro, soldi che il Comune di Belmonte non
ha. Per trovarli hanno lanciato una sottoscrizione online che vi linko, qualora
voleste dare anche voi una mano a questo piccolo centro in difficoltà.
Faccio una piccola
riflessione, perché credo ne valga la pena. La Regione Marche ha inviato una
pioggia di milioni a comuni non nel cratere, milioni della ricostruzione
post-terremoto, milioni che servono per ricostruire. A Montegranaro, per fare
un esempio a me vicino, sono arrivati due milioni e mezzo per rimettere a posto
il palazzo comunale che non è stato lesionato dal sisma ma era già sbrindellato
per conto suo, e 300.000 Euro per una
scuola che non è stata lesionata dal terremoto. A Belmonte, invece, che i danni
dal terremoto ci sono e sono anche gravi, i bambini devono andare a scuola
fuori dal paese con uno scuolabus vecchio e presumibilmente pericoloso, perché la
scuola è stata lesionata dal terremoto e non ci sono i soldi per comprare un
mezzo nuovo. Secondo me c’è qualcosa che non quadra. Per niente.
Luca Craia
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