Svelato il mistero del
portone del Municipio di Montegranaro che ho trovato aperto ieri sera dopo le
20.00: a spiegarci come è andata è stato lo stesso Mauro Lucentini, Presidente
dell’Ente Presepe, che si è assunto la responsabilità del fatto. Il portone era
stato lasciato aperto per consentire ai figuranti del presepe di utilizzare i
bagni. Doveva essere chiuso dall’organizzazione che, però, tra le tante cose da
fare nel risistemare il centro storico di Montegranaro a presepio finito, lo ha
dimenticato, così come ha dimenticato di riaccendere le luminarie di Natale.
Può capitare di dimenticarsi, quando si ha tanto da fare.
Quello che mi lascia però
perplesso è il fatto che, se Lucentini e i suoi si sono scordati di chiudere il
portone, questo è avvenuto nella giornata del 31, quando hanno risistemato il
paese. Ricordiamo che, nel pomeriggio dell’ultimo dell’anno, il Presepe era
completamente smantellato e il centro storico era già tornato alla normalità.
Questo vuol dire che, a parte l’Ente Presepe che non ha chiuso il portone, fino
alla sera del giorno dopo nessuno si è accorto né della porta aperta né delle
luminarie spente. Eppure parliamo della piazza del paese e di un portone che si
apre proprio di fronte all’ufficio della Polizia Municipale. Inoltre il portone
era visibilmente aperto, e lo si notava anche da lontano. Possibile che in
oltre ventiquattrore nessuno si sia accorto di nulla prima che io dessi l’allarme?
È un brutto segnale, a ben
pensarci, e testimonia il fatto che Montegranaro, a parte in occasioni sporadiche
come il Presepe Vivente, è un paese fantasma dove la gente non gira, non
circola, non vive. Del resto basta farsi un giro nei giorni di festa per
rendersi conto del fatto che parliamo di una città deserta, in balia di se stessa,
dove potrebbe accadere di tutto senza che nessuno se ne accorga. E questo,
francamente, mi pare molto preoccupante.
Luca Craia
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