L’irresponsabilità non ha bandiera o colore politico.
O, meglio, è identificabile nel pensiero fascista o fascistoide, sia esso dell’estrema
destra che dell’estrema sinistra, due opposti che, i fatti lo dimostrano, si
toccano nell’irresponsabilità e nella violenza verbale e fisica dei metodi
utilizzati. Così, subito dopo le minacce incredibili di fantomatiche
insurrezioni popolari da parte degli estremisti di destra di Forza Nuova (leggi l'articolo), esce
una nota di “Noi Restiamo”, una delle tante organizzazioni dell’estrema
sinistra, che rilancia e punta la propria azione su una manifestazione che si
preannuncia tutt’altro che pacifica, da tenersi a Macerata sabato prossimo, il
10 febbraio, a una settimana esatta dall’azione terroristica di Traini.
Grottesca la motivazione: “respingere
la nuova strategia della tensione" creando ulteriore tensione.
In un momento in cui sarebbe responsabile, logico e
intelligente scendere dalle barricate e fare fronte comune contro la violenza e
contro l’esasperazione delle situazioni, questa contrapposizione ringhiosa tra
opposti schieramenti sta innescando una spirale che, se non fermata
immediatamente, rischia di diventare inarrestabile, prendendo in ostaggio prima
la città di Macerata per poi allargarsi fino a chissà quale limite estremo.
Pare incredibile che esista una tale ottusità, una
tale stupidità, una tale violenza intellettuale. Verrebbe da pensare che dietro
vi sia qualche tipo di disegno eversivo, specie in considerazione delle
imminenti elezioni politiche. Fatto sta che la situazione diventa ogni ora che
passa più preoccupante ed è necessario un intervento urgente delle autorità,
anche sulla scorta di quanto dichiarato dal Sindaco di Macerata Carancini
stamattina circa il divieto di manifestazioni sul territorio comunale. Perché se
non serve la ragione e la logica per fermare questa spirale di pericolosa
idiozia, allora occorre imporre l’altolà a questo perverso meccanismo. E bisogna
farlo subito, prima che sia troppo tardi.
Luca
Craia
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