La notizia riportata
stamattina dal Corriere Adriatico mi preoccupa. Pare ci sia un serio rischio di
inquinamento batterico nelle acque del Chienti a causa del versamento di fanghi
di acque reflue, contenenti una forte carica microrganica. Il rischio è anche
per la nostra salute perché, a quanto riferisce il giornale, la contaminazione
potrebbe raggiungere le falde acquifere che poi, una volta captate, arrivano
nelle nostre case e vengono usate per l’alimentazione.
Ci hanno sempre detto di bere
l’acqua del rubinetto, perché non comporta inquinamento come invece fa quella
in bottiglia, sia per gli involucri di plastica che per il trasporto, e perché è
sana e controllata. Leggo, però, dal giornale che i controlli verranno
effettuati dalla Tennacola e dall’ARPAM “nei prossimi giorni”, il che significa
che nei nostri rubinetti continuerà a scorrere acqua a rischio inquinamento.
Possiamo berla tranquillamente? È stato fatto qualcosa per scongiurare ogni
pericolo per la salute umana? Il giornale non lo dice, spero che qualche autorità
lo faccia e tranquillizzi i cittadini.
Luca Craia
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