Si è tenuta ieri sera una
riunione dei Capigruppo consiliari montegranaresi per discutere il da farsi circa
il regolamento di assegnazione delle case popolari, come sollecitato con forza
da Arkeo, Il Labirinto e Città Vecchia, preoccupate che l’inserimento di
ulteriori cittadini stranieri, evidentemente avvantaggiati dall’attuale normativa,
possa acuire l’effetto ghetto già in essere in alcune zone del paese dove
esiste una più alta concentrazione di alloggi popolari.
Come si pensava già dalla
riunione tenuta circa un mese fa presso la sede di Città Vecchia, a cui presero
parte le rappresentanze di tutte le forze politiche cittadine, non è possibile
andare ad agire sul bando già pubblicato, pena il rischio di una pioggia di
ricorsi. È però perfettamente percorribile la strada della riforma del
regolamento vigente, agendo sui criteri di assegnazione dei punteggi. Nel corso
dell’incontro di ieri si è cominciata ad abbozzare una modifica al testo in
vigore e si è cominciato a ragionare su come muoversi, anche e soprattutto
cercando di approfondire non soltanto la legge regionale in materia ma in
particolare quella nazionale.
Sono primi passi, piccoli ma
importanti perché, se non si può intervenire sul bando in corso, è fondamentale
arrivare alla prossima scadenza, che arriverà tra due anni, con un regolamento
che consenta di riequilibrare una situazione che, al momento, è fortemente
sbilanciata a sfavore dei cittadini italiani e che rischia di innescare all’interno
del paese delle sacche di degrado urbano e sociale difficilmente gestibili e
sanabili. I responsabili delle tre associazioni promotrici dell’iniziativa, tra
cui il sottoscritto, sono soddisfatti di come ci si sta muovendo e auspicano
che l’impegno prosegua e porti a risultati il più possibile apprezzabili.
Luca Craia