Fa sorridere la dichiarazione
trionfale del Sindaco Mancini che annuncia tra squilli di chiarine la vittoria
il primo grado nel procedimento giuridico intentato dalla ditta CPM che
chiedeva il pagamento di una somma esorbitante per un lavoro che, a quanto
pare, non era stato commissionato. Fa sorridere perché, al di là del fatto che
dobbiamo esserne contenti perché si sono risparmiate un bel po’ di soldi dei cittadini,
circa 200.000 Euro complessivi, il Sindaco e la sua compagine ha sempre fatto
leva sulla questione del mancato pagamento e del conseguente debito fuori
bilancio causato, a loro dire, dalla passata amministrazione.
L’ex Sindaco Gismondi ha
sempre dichiarato di non aver pagato quanto preteso dalla CPM in quanto non
dovuto, perché la ditta avrebbe svolto dei lavori (riparazioni a una cisterna)
che, in realtà, nessuno le aveva mai commissionato. La sentenza di cui
apprendiamo oggi dice che Gismondi ha detto il vero. In sostanza, Gismondi ha fatto
bene a non pagare. Il punto, però, è politico, perché in campagna elettorale la
lista Montegranaro Riparti ha basato quasi tutte le proprie argomentazioni su
questioni come quella della CPM e oggi, invece, si assume il merito della sua
soluzione.
Il merito, invece, spetterebbe
a chi, fin dall’inizio, ha evitato di sperperare i soldi dei cittadini ed è
stato poi accusato di aver danneggiato le casse del Comune. Evidentemente le
casse del Comune non sono state affatto danneggiate, tutt’altro.
Luca Craia