È terminato il restauro del
Crocifisso della Cappella delle Anime Sante, nel Cimitero di Montegranaro. Il lavoro,
finanziato dall’imprenditore montegranarese Giuseppe Raparo ed eseguito
magistralmente dal restauratore di fiducia di Arkeo, Marco Salusti, che già ha
eseguito i restauri del Crocifisso di Sant’Ugo e del Sacello Lauretano di SS.
Filippo e Giacomo, ha portato alla luce una scultura di altissimo valore
storico e artistico. Il Crocifisso è un’opera lignea con accessori in
cartapesta, la cui datazione, per quanto incerta, è ragionevolmente pensabile
intorno al XVI secolo. Nato come Cristo Morto, è stato successivamente
modificato in Crocifisso con un movimento che lo rende utilizzabile anche come
Cristo Risorto. Questa trasformazione è stata eseguita tagliando le braccia all’altezza
delle spalle e inserendovi un meccanismo che le rende mobili, apribili e
rotabili. Altro meccanismo è stato inserito nel bacino per rendere parzialmente
mobile anche questa parte della scultura, consentendo un’apertura seppur
limitata delle gambe. Tutto questo rende l’opera unica nel suo genere, in
quanto queste particolarità non sono riscontrabili in altre opere analoghe che,
al massimo, possono presentare movimenti delle spalle in apertura.
Il Crocifisso presto tornerà
nella sua sede, nella Cappella delle Anime Sante. Al momento, però, non è possibile
riportarlo al suo posto perché il tempietto non offre sufficienti requisiti di
sicurezza. L’Assessore Beverati sta provvedendo, tramite l’Ufficio Tecnico
Comunale, a realizzare una controporta di sicurezza in vetro e alluminio e al
restauro degli infissi, in modo da poter garantire che l’opera possa tornare al
suo posto senza rischiare di essere di nuovo attaccata da insetti e parassiti,
dalle intemperie e da potenziali atti criminali. I tempi tecnici dovrebbero
aggirarsi nei 30/45 giorni, dopodiché, con una cerimonia solenne di
riposizione, il Crocifisso potrà tornare al suo posto.
Luca Craia