Non so perché, ma mi torna
costantemente in mente la scena de I Vitelloni di Fellini in cui Alberto Sordi
sbeffeggia con una pernacchia i “lavoratori della bassa”. Mi viene in mente
ogni volta che vedo quello che accade in Italia, quello che è accaduto negli
ultimi anni, e quello che sta ancora accadendo in attesa che, magari, un nuovo
governo inverta la tendenza. Abbiamo assistito, in tempi recenti, allo
smantellamento dello stato sociale, compiuto con la firma dei partiti che una
volta tutelavano le classi più deboli e col silenzio-assenso dei sindacati.
Abbiamo visto disintegrare i servizi essenziali, massacrare la sanità,
distruggere i diritti sul lavoro acquisiti con anni e anni di lotte, il tutto
portando a un impoverimento drastico ed essenziale della classe medio-bassa.
Le Marche sono governate
dalla sinistra o, almeno, da quella che si definisce tale. Ciononostante, il
Governo regionale si sta vendendo la sanità ai privati, con una faccia tosta
stupefacente, facendoci passare anche per fessi. E se le opposizioni, in questo
caso, stanno dando battaglia, non si può dire la stessa cosa per quanto accaduto
e forse sta ancora accadendo nei cantieri per le SAE, nel cratere del
terremoto, dove sono stati accertati casi di caporalato, sfruttamento,
inadempienze e irregolarità gravi di cui i Sindacati, per una volta redivivi,
si stanno occupando ormai da mesi. Ma dalla politica nessuna reazione, nessuna
interrogazione, nessuna presa di posizione a difesa dei lavoratori. Non lo ha
fatto il Governo regionale, che pure sarebbe anche parte lesa, e non lo hanno
fatto le opposizioni. Insomma, queste povere classi deboli non hanno più
rappresentanza.
Luca Craia