L’episodio di Bardonecchia è
gravissimo. Gendarmi francesi che, sul suolo italiano, si permettono di agire
come se fossero in Francia, entrando dove vogliono senza chiedere alcun
permesso, al di là degli accordi di controllo che pure sono necessari, vista la
situazione dei migranti che saltano di qua e di à del confine come cavallette, costituiscono
una violazione gravissima della sovranità nazionale da parte di pubblici
ufficiali stranieri. Roba da far svenire ogni diplomatico, roba che, in altri
tempi (per fortuna), avrebbe fatto scoppiare una guerra. Ci si limita a
convocare l’ambasciatore francese alla Farnesina, ma il fatto in sé dà molto da
riflettere.
L’Italia è lo zerbino d’Europa.
Lo sappiamo, diciamocelo, ma quando accadono cose come questa, che ce lo
ricordano, fa abbastanza male. È il frutto di oltre vent’anni di decadimento
politico e culturale, che non si è arrestato con l’avvicendamento tra
berlusconiani e renziani al potere, anzi, si è acuito, testimoniando come non
fosse Berlusconi a imbarbarire l’Italia quanto l’Italia a esprimere se stessa
tramite barbari come Berlusconi e Renzi.
Un Paese senza nerbo, senza
spina dorsale, prono a ogni decisione degli alleati, siano essi i soci europei
o quelli del Patto Atlantico. Un’Italia incapace di dire no alle dissennate sanzioni
contro la Russia, contro l’espulsione dei diplomatici russi voluta dalla NATO, incapace
di chiedere l’appoggio degli alleati quando la dignità nazionale veniva calpestata
come nel caso dei Marò in India. Ma anche l’Italia delle corna sulle foto, dei
protocolli ridicolizzati, degli scisc, dei personaggi buoni solo a suscitare
ilarità e imbarazzo. Ma soprattutto, l’Italia dell’incapacità di avere un peso
qualsiasi in Europa e nel mondo, succube di poteri estranei e contrari all’interesse
stesso della Nazione.
Così eccoci qua: arrivano i
gendarmi francesi che, senza farsi alcun problema, entrano nel Paese e fanno il
porco comodo loro. Arriveranno le scuse, forse, ci sarà sicuramente un atto
riparatorio, ma il segnale è inequivocabile: non contiamo più niente. Eppure l’Europa
l’abbiamo inventata noi, con personaggi del calibro di La Malfa, De Gasperi o
Togliatti. Ora c’è solo da sperare nel nuovo Governo, se mai saremo capaci di
esprimerne uno, e di evitare l’ennesima figuraccia internazionale.
Luca Craia