Elena Leonardi: si aumenti l’organico del personale tecnico
di radiologia
Comunicato integrale
Le continue proteste ed i
disservizi che si stanno verificando presso l’Ospedale di Comunità di Recanati
hanno portato alla redazione di un’interrogazione regionale a firma Elena
Leonardi , capogruppo di Fratelli d’Italia. Nell’atto vengono elencate le
criticità che si riscontrano presso varie unità operative o ambulatori del
presidio recanatese.
Così
come evidenziato negli organi di informazione riporto la situazione di
“affanno” in cui si trova la radiologia - esordisce la Leonardi – il
tutto per la carenza dei tecnici: con due figure che prestano servizio al
mattino ed una al pomeriggio la situazione a volte diventa insostenibile,
proprio al momento della concessione delle ferie o della malattia del personale
medesimo.
La
rappresentante del partito della Meloni evidenzia inoltre il fatto che di
sabato mattina si trovi un solo tecnico al lavoro il quale deve far fronte alle prenotazioni, agli esami
richiesti in via di urgenza dai medici di famiglia, a quelli che giungono dal
Punto di Primo Intervento ed infine a quelli che pervengono dal reparto delle
cure intermedie, che il medico internista prenota il venerdì per il giorno dopo.
La
Leonardi, che è anche vicepresidente della Commissione regionale alla Sanità,
ricorda sia l’audizione fatta proprio in questa sede sia gli incontri con gli
esponenti della maggioranza con le conseguenti rassicurazioni fornite da chi
gestisce la sanità regionale, ai comitati impegnati nella difesa dei servizi
essenziali del “Santa Lucia”.
Nell’interrogazione
si ricordano inoltre altre serie carenze, ad esempio: dalla sostituzione dell’OPT
(macchinario per l’ortopantomografia) che è rotto dal primo novembre, con la
conseguenza che l’utenza deve rivolgersi presso altri presidi sanitari e,
ancora, il mammografo che risulterebbe sottoutilizzato. Vengono difatti
erogate circa 200 prestazioni al mese, vale a dire dieci al giorno
per cinque giorni a settimana e tutte in screening. Con un tecnico aggiuntivo
se ne potrebbe fare molti di più, accorciando le lunghe liste di attesa e allo
stesso tempo rendendo il servizio più remunerativo per la sanità pubblica.
In
momenti di emergenza neve come in queste ore per la stragrande maggioranza dei
cittadini, spostarsi è un serissimo problema e avere la possibilità, in
territori collinari come questo, di usufruire di servizi essenziali nelle
proprie zone è un diritto che viene a volte a mancare.
Le
belle promesse del Pd regionale si concretizzano, secondo la Leonardi, in bolle
di sapone quando devono applicarsi alla realtà territoriale. L’evidente
situazione di disagio continuo per gli utenti denota lo scarso interesse verso
la sanità pubblica che la Giunta Ceriscioli continua a tenere superata ormai la
metà della sua legislatura.
Nessun commento:
Posta un commento