I giornali titolano in maniera
tranquillizzante: stroncato fiume di droga dalla Campania. In effetti le Forze
dell’Ordine hanno svolto un lavoro encomiabile interrompendo un flusso di
sostanze illegali che veniva ad alimentare il fiorente mercato locale. Ci sono
stati numerosi arresti ed è presumibile che questo sistema sia stato smantellato.
Ma per quanto tempo?
L’opera di Carabinieri e
Polizia è troppo spesso inficiata da quello che accade dopo: delinquenti che
tornano in libertà troppo presto e troppo facilmente, messi nella condizione di
tornare tranquillamente a delinquere. È la bassa manovalanza, ben inteso, ma
senza questa manovalanza la criminalità organizzata che gestisce il tutto dall’alto
non potrebbe operare. E i giornali non titolano quando questi piccoli ma
pericolosi delinquenti escono di galera dopo pochi giorni. Ed è lì che si ricomincia.
Ci sono pregiudicati con una sfilza
di reati alle spalle che sembra la lista della spesa per il pranzo di Natale,
arrestati per l’ennesima volta in flagranza di reato e di nuovo liberi, per
quanto agli arresti domiciliari, dopo un paio di settimane. È logico pensare
che questi individui non vadano a cercarsi un lavoro, non si impegnino per un
reinserimento sociale concreto, non smettano affatto di delinquere. E presto
saranno di nuovo arrestati, magari facendo correre rischi enormi agli uomini
delle Forze dell’Ordine per poi essere liberati di nuovo.
È questo il sistema italiano,
un ipergarantismo che ha portato le nostre città e i nostri paesi, fino a poco
tempo fa oasi di pace e tranquillità, a essere luoghi insicuri e a volte
pericolosi. Credo sia il momento di invertire questa tendenza.
Luca Craia