È la sublimazione del nuovo
modo di amministrare, l’estremizzazione dell’arte di metterci una toppa anziché
risolvere il problema. A Montegranaro è in arrivo la macchina tappabuche. Che,
detta così, pare una battuta delle mie Vergare, anzi, magari una così comica
non mi sarebbe nemmeno venuta in mente, eppure è la realtà. Che le nostre
strade siano un colabrodo, specie dopo la nevicata, ce ne siamo accorti tutti.
Ma, maltempo a parte, la situazione del manto stradale montegranarese è
drammatica da tempo.
Ecco la soluzione proposta
dal nostro assessore ai lavori pubblici nonché assessore alla viabilità della
Provincia di Fermo, Aronne Perugini che, come ben sappiamo, è preoccupatissimo
per l’incolumità degli automobilisti tanto da inventarsi l’autovelox
pastrocchiato della mezzina proprio per proteggere gli impavidi piloti nostrani:
la macchina tappabuche, invenzione recente, che sostituisce il vecchio
sacchetto di filler che dura quattro ore e poi lascia la buca peggio di prima.
La macchina lavora invece a
caldo, ci fa sapere l’assessore, quindi la tenuta del tappo dovrebbe essere ben
migliore di quello ottenuto con il vecchio sistema del sacchetto. Ma sempre di
tappo si tratta e coi tappi, sappiamo bene, si tampona, non si risolve. Certo,
sono in arrivo 200.000 Euro per asfaltare alcune strade, ben poca cosa rispetto
al reale bisogno della viabilità del paese, ma i soldi servono per gli impianti
sportivi di Ubaldi, mica per non farci sfasciare le macchine e magari ammazzarci.
Intanto tappiamo le buche, e poi si vedrà.
Luca Craia