Ora mi aspetterei delle
spiegazioni. Perché, vedete, di norma, con una scossa di magnitudo 4.6, non
dovrebbe cascare nulla. Intendiamoci: è bella forte, fa tremare tutto, ma non è
concepibile che, in una struttura creata apposta per farci vivere dentro le
persone colpite dal terremoto e per essere installata proprio nell’area del
terremoto stesso, area che, si sa, ballerà ancora per un bel po’, con una
scossa di magnitudo 4.6 caschi giù tutta la mobilia. Ed è andata bene che non
ci ha preso nessuno sotto.
E non è possibile che crolli
il campanile di una chiesa, non è possibile perché doveva essere messo in
sicurezza. Non è possibile che caschi giù il muretto di contenimento di un’area
SAE. Non è possibile che, case comprese nelle zone rosse ma sostanzialmente
integre, vengano danneggiate dalle altre case che erano lesionate e che nessuno
ha messo veramente in sicurezza.
Ora vorrei vedere i
tagliatori di nastri, vorrei sentire le loro voci e le loro spiegazioni. E
vedrete che le sentiremo, e magari saranno anche convincenti, per qualcuno. Ma,
signori miei, qui mi pare evidente che siamo di fronte a un disastro totale, un
disastro che non è causato dal terremoto ma soltanto da negligenza, disonestà,
incapacità. Sarà ora che qualcuno si prenda le proprie responsabilità?
Luca Craia