Comunicato integrale
È di ieri la notizia dell'espulsione con decreto del
Ministro dell'Interno per motivi di sicurezza nazionale di un cittadino
marocchino, residente a Cerreto d'Esi. Nel suo telefono è stato trovato del
materiale riconducibile alla propaganda dell'Isis: video di decapitazioni e
indicazioni per realizzare un ordigno esplosivo.
Il soggetto in questione, oltre a frequentare la
moschea di Cerreto, frequentava anche la moschea, camuffata da Centro
Culturale, di Fabriano ubicata prima in via Dante ed ora in via Buozzi.
Vorremmo ricordare ai benpensanti che come Lega siamo
stati in piazza per più di un mese per chiedere informazioni sui frequentatori
del Centro, e come risposta non abbiamo ricevuto altro che insulti e subito
dileggi da parte dei consiglieri comunali e dall’Amministrazione.
Abbiamo addirittura assistito ad un consiglio
comunale aperto da una dichiarazione del responsabile del Centro Culturale Islamico
della Misericordia sull’integrazione, senza poter esercitare il nostro diritto
al contraddittorio. Risulta facile per queste persone dichiararsi contro ogni
forma di terrorismo senza però dissociarsi pubblicamente da Hamas e da Hezbollah.
Non eravamo cassandre e non siamo diventati veggenti:
chiedevamo soltanto, e continueremo a farlo, informazioni e prevenzione per la
sicurezza di tutti. Episodi del genere non vanno taciuti; ma da parte di chi
dovrebbe farsi carico della sicurezza della propria comunità c'è un silenzio
assordante, che copre la scarsa considerazione con cui l’Amministrazione
comunale ha deciso di (non) affrontare il problema.
In tutto questo, ci venga quindi almeno permesso un sentito
ringraziamento alle Forze dell'Ordine per il lavoro svolto quotidianamente e in
questo caso specifico.