Ogni tanto torno sull’argomento
dell’incrocio tra le provinciali Mezzina, Elpidiense e Montegranarese perché ritengo,
suffragato, purtroppo, da fatti anche luttuosi, che si tratti di uno dei punti
più pericolosi di tutta l’arteria che collega mezzo Fermano col capoluogo.
Ciononostante, anziché pensare di ridurne la pericolosità, magari sostituendo l’impianto
semaforico con una rotatoria che potrebbe limitare fortissimamente l’entità di
eventuali incidenti, si lasciano addirittura i semafori spenti o lampeggianti,
facendo diventare l’intersezione una specie di roulette russa.
La cosa assurda è che l’impianto
di notte è spento. Nel momento in cui, forse, esiste una maggiore pericolosità,
l’incrocio non è regolato. Adesso, poi, che è in vigore l’ora legale, nessuno
ha pensato ad adeguare l’orologio che temporizza l’accensione dell’impianto.
Così capita che al mattino, intorno alle 7:30, ora in cui comincia a esserci un
discreto traffico da lavoro, l’incrocio sia affidato alla perizia e alla
prontezza degli automobilisti.
È uno strano modo di
dimostrare la famosa attenzione alla sicurezza stradale, tanto sbandierata dalla
Provincia di Fermo. Ricordiamo che le strade interessate sono di competenza
provinciale ma l’impianto è gestito dalla Polizia Municipale di Sant’Elpidio a
Mare.
Luca Craia