È una spirale pericolosissima
quella che si è innescata nel mediterraneo, al largo del medio-oriente, dopo i
presunti e mai provati bombardamenti chimici attribuiti al regime siriano di
Assad. Si tratta di una situazione estremamente sul piano militare, mentre si
gioca sul piano diplomatico presso le Nazioni Unite con un incrocio di veti che
sta paralizzando ogni tentativo di mediazione, tra chi vorrebbe una risoluzione
ONU contro la Sira, proposto dalla NATO sempre più suddita degli USA di Trump,
e chi chiede, credo seguendo una logica piuttosto stringente, che si mandino
ispettori terzi a verificare l’effettivo uso di armi chimiche, come la Russia
di Putin. In questo frattempo si spostano navi, si fanno provocazioni
pericolose, si gioca alla guerra portando il tutto a un limite che rischia di
diventare un vicolo cieco per tutti.
Una situazione che somiglia
molto a quella irachena che portò alla destituzione e all’uccisione di Saddam,
ma che, in questo caso, è decisamente più pericolosa perché, se la Russia, in
quel caso, lasciò fare, ora è ben decisa a opporsi con ogni mezzo, spalleggiata
dalle astensioni all’Onu della Cina che, sul piano militare, però, si sta
silenziosamente schierando di fianco a Putin. L’ostinazione con cui Trump sta
portando avanti la sua politica estera aggressiva e, diciamolo, piuttosto
cieca, rischia di portare l’intera questione oltre ogni limite di recupero.
È stupefacente l’atteggiamento
succube dell’Europa, dalla posizione prona e zerbinesca della Gran Bretagna al
silenzio di Francia e Germania. L’Italia ha un nuovo Parlamento che deve
esprimersi con urgenza sulla questione, augurandoci che venga rispettata almeno
oggi la nostra Costituzione che ripudia la guerra, così vediamo se la nuova politica italiana è diversa o no da quella vecchia.
Il punto è che,
probabilmente, nemmeno gli Stati Uniti sono disposti a seguire fino in fondo la
sfida guerrafondaia del Presidente. E qui mi viene da supporre uno scenario che
credo non sia poi così fantapolitico. Trump non può essere destituito, ma può
essere eliminato. Fossi in lui eviterei macchine scoperte e non andrei a
Dallas.
Luca Craia