C’era Sciapichetti, oggi, a
Pieve Torina, per la posa della prima pietra della costruzione della nuova
scuola per l’infanzia. Non poteva mancare, l’assessore regionale che ha
tagliato più nastri nella storia delle Marche, e non ha perso l’occasione per
parlare e darci la sua visione delle cose. Ovviamente, come sempre e come fa,
del resto, il suo Presidente, Ceriscioli, si è vantato, udite udite, di aver
consegnato ben 1300 casette su 1927 ordinate, dimenticando che sono passati ben
venti, e dico venti, mesi dal terremoto. Ha spiegato che il ritardo di Camerino
è dovuto a problemi idrogeologici che hanno allungato i tempi, facendoci
preoccupare perché, se si allungano così i tempi per delle capannette, in una
regione in cui i problemi idrogeologici sono all’ordine del giorno, voglio
vedere quanto ci metteremo a ricostruire seriamente, se mai se farà. Su questo Sciapichetti
è stato tranquillizzante: “Serve dare un impulso decisivo alla
ricostruzione leggera così da far tornare migliaia di persone nelle proprie
case e quindi tornare a popolare le zone terremotate”. E verrebbe da dire: ma
va?
Luca Craia