Non siamo abituati a vedere
tanta gente, a Montegranaro, nel fine settimana. In genere il centro resta tristemente
vuoto, incontri poca gente, il paese sembra deserto. Ieri, in questo senso, è
stata una buona giornata perché abbiamo visto il cuore del paese vivo e
pulsante, pieno di gente che girava, e questa, per chi ama questo paese, è una
cosa molto gratificante. Non c’erano folle oceaniche, intendiamoci, ma c’è
stato un flusso costante di persone che percorrevano le vie principali del
centro storico, e questo va più che bene.
L’iniziativa “Il Giardino in
Piazza” sembra che cominci a funzionare. Arrivata alla sua terza edizione, dopo
che le prime due non erano state brillantissime, la festa dei fiori voluta dall’assessore
Beverati sembra essere finalmente un buon richiamo sia per i Montegranaresi che
per visitatori esterni, e questo nonostante, anzi, forse grazie proprio allo
spostamento di data dovuto al maltempo. In effetti, lo svolgimento della manifestazione
era previsto in contemporanea con la fiera di San Giuseppe, a marzo, e questo
avrebbe in qualche modo vanificato l’effetto attrattivo dell’evento in quanto
inserito in un contesto già attrattivo di per sé. Spostandolo,
provvidenzialmente, abbiamo regalato un'altra giornata di vivacità al nostro
centro storico.
Anche l’apertura
straordinaria di Sant’Ugo a cura di Arkeo ha sortito effetti positivi:
tantissimi visitatori, tanti da fuori, e quasi tutti venuti apposta per l’apertura,
visitatori poi dirottati in piazza, prendendo così due piccioni con una fava. Una
sinergia che ha funzionato, quella tra la promozione turistica consolidata e
rodata di Arkeo e il Comune, tanto da pensare che, la si fosse attuata prima,
avremmo potuto produrre buoni effetti già da tempo. Peccato ma guardiamo
avanti.
Tornando alla festa in
piazza, va rimarcato come l’allestimento fosse molto accattivante, con il
centro storico a fare da splendida cornice. Molto gradevole anche l’animazione
di Alessandro Magagnini e la consueta vivacità dei ragazzi di Città Vecchia. Un
po’ fastidioso il volume della filodiffusione lungo corso Matteotti. Gli
espositori sono stati soddisfatti e sembra che anche la parte commerciale abbia
funzionato. Va anche detto che la promozione dell’evento non è stata spinta al
massimo nei canali istituzionali e che, se magari qualcuno in piazza Mazzini ci
avesse creduto un po’ di più, magari il risultato sarebbe stato anche migliore.
Bene quindi, con un auspicio:
allargare la festa al centro storico, a quella parte di paese sotto la piazza
che è bellissimo, affascinante, ma estremamente trascurato. Portare la festa
per queste vie sarebbe un modo per valorizzarle, vivacizzarle, e uno stimolo
per tenerle quanto meno più in ordine.
Luca Craia