Non entro ulteriormente nel merito della diatriba tra
l’ex Sindaco Gismondi e l’eterno vicesindaco Ubaldi, ma osservo con malcelato
stupore l’intervento odierno in difesa di quest’ultimo da parte nientepopodimenochè
del Segretario… Segretaria… Segretariessa… insomma, avete capito, del Pd Laura
Latini che, pur mantenendo un pluriennale silenzio in Consiglio Comunale (non credo
abbiamo mai avuto il piacere e l’onore di ascoltarne la voce, quantomeno nella
Sala del Consiglio di Palazzo Francescani, prende la penna e dà prova di
saperla usare, se non altro per menar fendenti a destra e a manca.
La penna uccide più della spada, si dice, e la Latini
la brandisce con fiero cipiglio con l’intento di ferire, anche mortalmente, l’avversario
Gismondi. La mira, però, non è delle migliori e da tanto rotear di lama
scaturisce tuttalpiù un cospicuo movimento d’aria.
Quello che stupisce, però, è che Ubaldi, uomo di
ultradestra, con profonde radici in quel di Predappio, si faccia difendere con
tanto fervore dalla segretaria/o/essa del Pd. Delle due l’una: o Ubaldi è
diventato comunista, o il Pd s’è spostato talmente a destra che Ubaldi ci si
trova più comodo di quando stava tra le braccia di Gianfranco Fini. E comunque tutto
questo dimostra che Gismondi sbaglia a definirlo l’Alfano de noatri: al massimo
può essere il Gentiloni, magari per difetto.
Luca Craia