Ha la fortuna di avere un teatro che è un gioiello,
Penna San Giovanni, e la fortuna che questo gioiello, nonostante il paesino sia
stato danneggiato anche piuttosto seriamente dal terremoto del 2016, si sia
salvato integralmente. E allora ecco Gigi Proietti, forse il più grande uomo di
teatro vivente in Italia, che si interessa e viene a portare la sua solidarietà.
Proietti porta Shakespeare, già con due spettacoli andati in scena il 14 e il
15 luglio scorsi, poi torna il 5 agosto e, infine, a settembre con la
proiezione di alcuni corti prodotti dal suo teatro romano, il Globe.
Perché lo fa, Proietti? Non perché così faccia
risorgere qualcosa, non perché così porti chissà quale beneficio economico in
grado di risollevare questa regione del mondo dalla prostrazione del terremoto
e della politica. Lo fa perché sa quanto conti il teatro in una comunità e
quanto sia importante ritrovare la coesione della comunità stessa per poter
guardare al futuro. Non si erge a salvatore di niente, fa solo il suo mestiere
di teatrante e dona la sua arte alla gente, nel momento in cui ne ha bisogno,
con la grande generosità dell’uomo che già conosciamo da tempo, senza chiedere nulla se non l'applauso a chiusura della scena. Bravo.
Precisazione post scrittum:
su richiesta del Presidente dell’Unione Montana dei
Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, e per dovere di verità, preciso che le manifestazioni con
protagonista Gigi Proietti a Penna San Giovanni non sono totalmente gratuite per la collettività ma
fanno parte di un progetto più ampio finanziato dalla stessa Unione Montana che
ha un costo complessivo di 30.000 Euro.
Luca Craia