Chi pensa all’aquilone come a un gioco per bambini ha
un’idea molto limitata. L’aquilone è “colorato, allegro, vivace, pieno di
forme, di un desiderio di leggerezza, frutto di ingegno e fantasia insieme”, come
dicono gli organizzatori di Campi in Volo, evento leggero e poetico, evento
meraviglioso pensato per far rinascere la Valnerina, questo luogo magico che il
terremoto prima e l’insipienza della politica poi hanno cercato di distruggere,
per fortuna non riuscendoci.
Campi in volo arriva alla sua seconda edizione, dopo
lo spettacolo dell’anno scorso, dopo i tanti problemi che ancora affliggono
queste popolazioni. Ci arriva col massimo dell’entusiasmo, un entusiasmo che
scaturisce dall’amore per la propria terra ma anche dalla leggerezza dell’aquilonismo,
che è “il mondo della non competizione, del non arrivismo, piuttosto è il mondo
in cui, a livello internazionale, non servono tante parole, né tanti linguaggi;
in quell'esperanto di fili e di forme la lingua universale è il rispetto, la
gioia di esserci e il reciproco aiuto”.
Campi in volo è una manifestazione veramente
solidale, in un momento in cui la solidarietà è pelosa, politicizzata,
finalizzata all’arrivismo e al mettersi in mostra. Qui non ci sono costi, perché
ogni partecipante arriva e se ne va senza chiedere nulla a nessuno, se non l’aria
per far volare la sua creatura. La solidarietà consiste anche nell’impegno degli
organizzatori per riportare gente a Campi e nella zona circostante, per ridare
vita a questi luoghi meravigliosi. Quest’anno, poi, dopo le note vicende legate
all’area camper, che hanno duramente provato, anzi, ulteriormente provato
questa gente abituata a darsi da fare e che vede nascere impedimenti immeritati
e immotivati.
Ma sabato 28 e domenica 29 a Campi di Norcia è festa,
una festa piena di colori, allegria e poesia, come queste immagini create dalla
fantasia umana che si librano nel cielo terso delle montagne della Valnerina
come a dire a Dio e agli uomini che nulla può fermare la voglia di vivere e di
far rivivere questi posti. Esserci non costa nulla, ma esserci può aiutare
molto questa terra a rinascere. Sul serio.
Luca Craia