Inchiesta SAE: Pazzaglini difende i funzionari. Il
dato politico resta.
“Avendo lavorato con tre di quei quattro funzionari
fino a che non emergeranno responsabilità precise non riesco proprio a credere
siano colpevoli”. Lo dice Giuliano Pazzaglini, Sindaco di Visso e neo eletto
Senatore della Repubblica a proposito dell’inchiesta della Magistratura in
corso a proposito di presunte irregolarità sulla gestione dei subappalti delle
SAE, le famigerate casette che sono state fin da subito la pietra dello
scandalo nella gestione del terremoto del 2016, in sé scandalosa in ogni parte.
Pazzaglini è conscio che la gestione non abbia
funzionato. “Sono stato il primo a dire che le cose non funzionavano, ancor
prima dell’inizio di progettazioni e lavori sostenevo che la procedura
individuata non avrebbe permesso lavori rapidi né tantomeno fatti bene. I fatti
mi hanno dato ragione”. Ma qui non si parla più soltanto di malfunzionamenti ma
addirittura di infiltrazioni mafiose. “Avranno fatto degli errori, anche io li
ho accusati di questo; avranno omesso dei controlli, ma vorrei vedere come sarebbe
stato possibile il contrario visto l’enorme carico di lavoro attribuito! Non
per questo però credo al loro dolo” ribadisce Pazzaglini.
Si accoda alla sua posizione anche Emanuele Tondi,
Sindaco di Camporotondo di Fiastrone oltre che geologo e sismologo:
“solidarietà a chi ha operato durante l'emergenza, dove fare presto è
fondamentale. Conosco Piccinini personalmente e sulla sua onestà ci metto la
mano sul fuoco, senza paura di bruciarla. Sbagliare è un'altra cosa e nel
marasma burocratico italiano è praticamente impossibile non farlo. Vedremo”.
L’intervento di Sandro Zaffiri, Presidente del Gruppo
Lega in seno al Consiglio Comunale, interviene con poche parole ma molto
incisive, spostando le responsabilità sul piano politico: “il presidente
Ceriscioli è vice commissario politicamente è responsabile di tutto deve trarre
le conclusioni prendere il treno per Pesaro senza ritorno ad Ancona”.
È quindi logico attendere la chiusura delle indagini
per poter trarre le dovute conclusioni, ma è evidente che qualcosa, forse ben
più di qualcosa, non abbia funzionato. Se le responsabilità penali sono ancora
tutte da dimostrare, e in uno Stato di diritto come il nostro le persone sono
innocenti fino a prova contraria, per quelle politiche possiamo già affermare
che esistono, sono pesantissime e facilmente attribuibili.
Luca Craia