L’evoluzione della società passa necessariamente
dietro il miglioramento del grado di cultura che dovrebbe esserci col cambio
generazionale. Quando la generazione che si predispone a prendere le redini
della società mostra evidenti segni di peggioramento nei confronti di quella
precedente, la situazione credo sia preoccupante.
Il fatto: sabato notte, all’1,43, un ragazzotto della
Montegranaro bene ha la brillante idea di scattare una foto a una macchina
parcheggiata sul marciapiedone nuovo di largo Conti, proprio quel marciapiedone
vanto dell’Amministrazione Comunale che è costato mezzo milione e passa di
soldi nostri. Il ragazzotto scatta la foto e la manda in messaggio alla pagina
Facebook de L’Ape Ronza. Il punto è che la macchina o è la sua o è di un suo
amico. Il ragazzotto deve aver pensato, insieme ai suoi amici, di divertirsi un
po’ utilizzando il mio canale.
Quando ho visto la foto, la mattina dopo (io sono
anziano, all’1,43 di solito dormo) ho capito immediatamente che era una presa
per i fondelli e non l’ho pubblicata. Nel pomeriggio, però, ci ho ripensato perché,
vedete, questo è un esempio eclatante di come si sta involvendo la società e ho
reputato di dare corso alla cosa per vedere come si sarebbe sviluppata, e
studiarla. Immancabilmente, alla pubblicazione della foto, il ragazzotto ha
taggato tutti i suoi amichetti e da lì è partito lo sfottò del branco.
L’uomo, si sa, è una scimmia antropomorfa e il suo
istinto è di agire in branco, dove si sente più forte. La scena è stata
fantastica: la meglio gioventù notturna montegranarese a mostrare uno humor di
una sottilità che, per capire di non essere di fronte a una classe della scuola
materna sfuggita al controllo della maestra, ho dovuto aprire i profili e verificare
che questi baldi giovani fossero almeno maggiorenni. Li ho fatti divertire un
po’ e poi li ho bloccati, spero tutti, perché, tutto sommato, dall’ essere
oggetto delle loro masturbazioni cerebrali, per quanto infime, non ho poi tutta
questa soddisfazione. Lo scopo antropologico l’ho ottenuto e tanto basta.
Questo però ci fornisce uno spaccato della
Montegranaro di oggi piuttosto avvilente, non per la presa per i fondelli nei confronti del sottoscritto che, per carità, ci può anche stare, quanto per l'evidente mancata percezione della gravità del soggetto della questione, ossia l'inciviltà di parcheggiare su un bene pubblico. In effetti la cosa non mi ha fatto
arrabbiare, come magari qualcuno sperava, ma mi ha profondamente rattristato:
se queste sono le nuove leve, se queste sono le teste che guideranno il paese
in futuro, credo sia il momento di cercarsi casa altrove. Spero in altri
giovani, so che ce ne sono di migliori.
Luca Craia