Marcella Samuelli, prima di andarsene, ha voluto
lasciare un grande dono: il racconto dell’ultima parte della sua vita, vissuta
all’Hospice di Montegranaro. Il racconto di un momento duro, difficile, ma
pieno di profondità, di riflessioni importanti, a volte illuminanti,
riflessioni che, nella condivisione, diventano strumento di sostegno e di
comprensione per chi si trova nella medesima situazione. Questo racconto è
stato raccolto da una volontaria dell’associazione L’Abbraccio, perché Marcella,
purtroppo, non era più in grado di scrivere, ed è diventato un libro che l’autrice
ha lasciato all’associazione come un’eredità da consegnare a chi volesse
approfondire una situazione tanto delicata.
L’Abbraccio si sta impegnando molto nella diffusione di
questo testo, che è un testo importante, da conoscere, da leggere. L’ultimo
appuntamento per presentarlo al pubblico è previsto per giovedì 2 agosto quando
ci sarà un incontro, presso la Libreria “Mondadori”, alle ore 21.30, in cui
Alessandro Fedeli parlerà del libro con i volontari che hanno raccolto la
testimonianza di Marcella, e poi con Lucio Giustini, ex primario di oncologia a
Fermo, e l’attuale primario, Renato Bisonni.
Sono argomenti che possono sembrare pesanti, difficili,
e forse lo sono. Ma trattarli è un modo per conoscere e affrontare una realtà
che purtroppo molti hanno dovuto incontrare, e serve a capire cosa provi un
paziente dell’hospice, cosa provano i familiari, quale psicologia, quali sentimenti
e quali sensazioni. Ancora una funzione importante svolta da un’associazione
unica come L’Abbraccio.
Luca Craia