L’area camper allestita dalla Proloco di Norcia a Campi
grazie alle donazioni degli Italiani per sostenere il ritorno del turismo nella
cittadina umbra colpita dal terremoto del 2016 è stata sequestrata dai
Carabinieri per ordine della Procura della Repubblica di Spoleto. Il motivo è
che non ci sarebbero state le autorizzazioni necessarie. Stupidaggini, di
fronte a una tragedia immane come il terremoto, stupidaggini che, però, hanno
violato la legge. La legge è stata violata involontariamente dalla Proloco che
ha allestito il campo, ma anche dalla negligenza o dall’insipienza di chi
queste autorizzazioni sapeva fossero necessarie e non le ha concesse.
Possiamo dare la colpa alla Magistratura? No,
assolutamente. La Magistratura compie il proprio dovere e, di fronte a una
situazione che viola le leggi, deve intervenire. Quello che è strano è che
difficilmente una Procura della Repubblica parte con un’iniziativa di questo
conto di propria sponte. Di solito si comincia da un esposto. Ci sarebbe da
chiedersi se esiste l’esposto e chi lo ha fatto.
Fatto sta che siamo di fronte all’ennesimo fatto che porta a fermare la ripresa della normalità, a favorire la desertificazione delle zone
terremotate. Norcia si sta riprendendo, c’è gente, c’è turismo nonostante tutto.
Questo è un brutto colpo per la ricettività, un colpo che ha tutta l’aria di
essere stato studiato a tavolino. Come mai non c’erano i permessi? Perché il
Comune, che deve aver saputo della realizzazione del campo, visto che non siamo
a New York ma a Norcia, piccolo centro dove si sa tutto di tutti, non ha fatto
in modo che venissero concessi senza correre rischi di incorrere in sanzioni o
peggio, come sta capitando ora? Ma, soprattutto, la domanda è questa: chi ha
mosso la Magistratura?
Luca Craia