ELENA
LEONARDI: SI FACCIA CHIAREZZA NELL'INTERESSE DI TUTTI.
Comunicato integrale
Depositata
oggi un'interrogazione regionale che vede come prima firmataria la capogruppo
di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, sulla vicenda di Pamela e l'attività della
Comunità Terapeutica che la ospitava. E' doveroso – esordisce Leonardi – che si
tolgano tutti i dubbi possibili che aleggiano sulle ore precedenti la morte
della povera diciottenne romana e questo, da consigliere regionale, è un atto
dovuto al fine di conoscere nel dettaglio dati tecnici e relazioni rispetto
alla Comunità Pars di Corridonia.
Nell'interrogazione,
firmata anche dalla consigliera regionale Marzia Malaigia, si ricostruiscono i
giorni precedenti all'orrendo delitto: la ragazza, come noto a tutti, era
ospite di una Comunità terapeutico-residenziale “a
doppia diagnosi”, per il trattamento sia delle dipendenze patologiche, sia
delle comorbilità psichiatriche, ubicata in territorio di Corridonia. Dal medesimo centro Pamela si è allontanata la mattina del 29
gennaio scorso, facendo perdere le sue tracce, poi ricostruite dagli inquirenti
nelle settimane successive.
Siamo
consapevoli che la gestione e la cura di persone con questo tipo di fragilità e
possibilità di ricadute, presenti varie difficoltà ma i numerosi appelli della
famiglia, dopo un fatto così grave, impongono chiarezza nell'interesse di
tutti.
Nell'atto
depositato oggi si precisa infatti che la Comunità, come molte altre del
territorio regionale, per poter operare deve essere accreditata dalla Regione
Marche e, con specifica convenzione, può avviare le cure e le terapie per i
soggetti tossicodipendenti inseriti dal Dipartimento dipendenze patologiche. La
medesima Regione pertanto, tramite Decreto dirigenziale, accoglie le istanze di
accreditamento, sentita l'Agenzia Regionale Sanitaria, per l'erogazione di
prestazioni terapeutiche per soggetti tossicodipendenti con comorbilità
psichiatrica in regime residenziale.
La Regione, nell'ambito delle proprie funzioni di vigilanza,
ai sensi dell'articolo 19 della l.r. 21/2016 e della Delibera di Giunta
Regionale n. 109/2015 – continua la
capogruppo di Fratelli d'Italia - determina le modalità per la verifica
periodica dei requisiti minimi e di vigilanza: vogliamo capire se la Regione ha
svolto compiutamente tale funzione.
I
fondi pubblici delle rette giornaliere servono esclusivamente alle cure ed al
recupero di questi ragazzi – continua l'interrogazione - e la convenzione tra
Asur e comunità varie accreditate comporta il rispetto di determinati parametri
qualitativi e quantitativi, su prestazioni sanitarie, sociali ed educative
erogate, sulle caratteristiche delle strutture, il vitto e l'alloggio.
Nell'interrogazione
la Leonardi chiede quindi se prima o dopo i tragici fatti di Pamela siano state
eseguiti ispezioni, accertamenti e controlli come di competenza del Servizio
Regionale, dell'Area Vasta e del suo relativo Dipartimento e quali siano i
risultati.
L'Assessore
riferisca inoltre su eventuali segnalazioni, richieste di verifiche, esposti o
diffide e su quali siano i livelli di finanziamento da parte
dell’Amministrazione regionale, nonché i risultati ottenuti a fronte delle
rette corrisposte dalla Regione e, se e come, la Regione Marche vigili sul regolare
svolgimento dell’esercizio di recupero degli utenti stessi.