Se l’intenzione era di rivalutare e ridare vita al
centro di Montegranaro, la missione è fallita. Se mettiamo sulla bilancia i pro
e i contro di come si sta portando avanti l’operazione, i danni superano di
gran lunga i benefici. Ed è curioso che a gestire il tutto sia l’assessore alla
cultura e al commercio, riuscendo, nello stesso tempo, a far poco per la prima
e massacrare il secondo.
Viale Gramsci è sicuramente un luogo di incontro per
i Montegranaresi, ma è anche una strada, una delle principali, la porta di
accesso per la piazza e per il centro storico. È anche una via fortemente
commerciale, dove si affacciano una decina di negozi e per quasi tutti loro,
eccetto qualche eccezione, il transito veicolare è fondamentale. La questione
legata alle chiusure del viale per manifestazioni e per i festivi è stata lungamente
dibattuta tra Comune e commercianti e si era giunti a un punto di equilibrio ma,
ad oggi, questo punto non è rispettato.
Viale Gramsci è stato chiuso per quasi due mesi per
la realizzazione del murale. Si circolava in un senso, per cui giungere sul
posto in macchina era possibile, ma non era possibile ritornare indietro e
questo ha portato evidenti svantaggi ai commercianti. Ora è partita l’estate
culturale e questa, se si usasse un minimo di accortezza, dovrebbe portare più
vantaggi che svantaggi al commercio. Ma se accade quello che è accaduto in
questi giorni, l’effetto è il contrario.
Per allestire il palco della manifestazione tenutasi
ieri sera era stata stabilita, con apposita ordinanza, la chiusura dell’intero
viale per la giornata stessa di ieri, ossia dalle ore 6.00 del mattino alle ore
3.00 della notte successiva. Questo significa che stamattina doveva essere
tutto libero e si sarebbe rientrati nella normalità. Stamattina, invece, il
palco è ancora tutto intero e la strada è chiusa, con sommo disagio dei
commercianti. Ma gli stessi cittadini trovano problemi anche soltanto per
tornare a casa. Per entrare nel centro storico bisogna necessariamente passare
per via Zoli ma, non essendoci alcun cartello di preavviso, molte persone
arrivano da via Di Battista e trovano tutto chiuso. Anche qui, piccoli disagi
ma che danno il senso del rispetto che si ha per i cittadini.
Tornando ai commercianti, qualcuno è esasperato.
Qualche attività sta già correndo ai ripari: c’è un centro di diagnostica in
viale Gramsci, un centro che svolge anche un importante funzione sociale, oltre
a essere un’attività economica che porta ricchezza al paese. Il centro sta
aprendo una nuova sede a Civitanova Marche e non è escluso che, continuando
così le cose, non si chiuda direttamente la sede di Montegranaro. E questi sono
danni notevoli.
Il vantaggio non si vede: le manifestazioni
organizzate dall’assessorato alla cultura sono di scarso appeal, richiamano
poche decine di persone. Andrebbe benissimo lo stresso, purchè non si creino
tropi disagi al comparto economico e alla cittadinanza. Non è il nostro caso.
Luca Craia