È contento, Gastone Gismondi, come è normale sia contento
chi si senta sollevare da un peso che ha gravato sul proprio petto per anni. Il
caso Bischi è stato una vicenda pesante sia per l’ex Sindaco di Montegranaro (e
l’ex assessore al bilancio, Luigi Berdini) ma anche per l’attività politica
montegranarese degli ultimi anni, avendo senza dubbio influenzato alcune
vicende che hanno segnato la storia recente del paese, forse anche lo stesso
tradimento dei “bassiani” nei confronti della Giunta Gismondi.
I fatti sono questi, semplificando molto: nel 2004, per
seguire le vicende legate agli accordi con la Calepio Scavi, vicende che
sappiamo aver avuto esiti estremamente infausti, l’allora Sindaco, Gianni Basso,
incaricò l’avvocato Sparnanzoni dandogli anche facoltà di avvalersi di
collaboratori terzi, tra cui, appunto, la dottoressa Barbara Bischi.
Successivamente, terminato il contratto tra il Comune di Montegranaro e l’avvocato
Sparnanzoni, l’avvocato Bischi chiese il saldo di quelle che riteneva essere le
sue spettanze, spettanze che, però, non erano stabilite da alcun contratto
scritto. Da qui il rifiuto di Gismondi, nel frattempo eletto Sindaco, e dell’assessore
al bilancio Berdini, di soddisfare le richieste della Bischi.
Ne partì un procedimento legale duplice, sia penale che
civile, che soltanto ieri è giunto alla sua conclusione. Dopo le due assoluzioni
in sede penale, infatti, ieri Gismondi e Berdini sono stati assolti anche in
sede civile. Una sentenza che solleva molto l’ex Sindaco anche perché stabilisce
in maniera netta e precisa la mancata responsabilità di Gismondi mentre indica
nel comportamento dell’allora Sindaco Basso dei rilievi di responsabilità. Il
dispositivo di sentenza, infatti, recita: “assumono senz’altro rilievo la
condotta del sindaco pro-tempore, Giovanni Basso, e quella del responsabile di
settore”.
Sollievo, quindi, per Gismondi, ma anche il legittimo
desiderio di ristabilire la verità, anche in funzione dell’utilizzo politico
che è stato fatto di tutta la vicenda, utilizzo che ha senz’altro influenzato, come dicevamo,
gli ultimi mesi dell’amministrazione da lui guidata ma anche l’esito delle
successive elezioni amministrative. Sono molti, credo, quelli che dovranno
scusarsi con Gastone Gismondi, anche se penso che nessuno lo farà. Poi, se
Gismondi vorrà agire legalmente per avere la giusta soddisfazione, anche
legale, per il torto e il danno subiti, ci sta tutto. Rimane il fatto che la
popolarità dell’ex Sindaco non è stata minimamente intaccata da questa storia.
Basti paragonare la passeggiata che Gismondi ha fatto ieri alla Fiera di San
Serafino, letteralmente bloccato dai cittadini che lo salutavano e gli
stringevano la mano, a quella triste e solitaria dell’attuale Sindaco.
Luca Craia