È stata approvata con una larga maggioranza, come c’era da
aspettarsi, la variante al piano regolatore generale che dà il via al
procedimento che porterà alla costruzione di un piccolo centro commerciale nel
cuore di Montegranaro. Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, l’ultimo
punto all’ordine del giorno, che proponeva l’approvazione della trasformazione
di un’area edificabile da residenziale a commerciale proprio per consentire l’edificazione
di un complesso costituito da supermercato e negozi, è stato approvato dalla
maggioranza unanime, da Gianni Basso e da Viviamo Montegranaro. Hanno invece
votato contro SEL e Movimento 5 Stelle.
Quindi la stessa maggioranza che, quando era all’opposizione,
fece fuoco e fiamme contro la realizzazione di una struttura simile ma meno
impattante come quella del Campo dei Tigli, oggi approva con entusiasmo il
progetto di un nuovo centro commerciale a ridosso del centro che potenzialmente
potrà creare molti più danni di quello sito in viale Zaccagnini. Contraddizioni
su contraddizioni, anche rispetto al dichiarato ma non rispettato intento di
annullare la cementificazione del paese.
Così nascerà, probabilmente tra qualche anno, un piccolo
centro commerciale lungo la circonvallazione. Tecnicamente ha ragione Ubaldi e
quelli che, come lui, insistono dicendo che la definizione di centro
commerciale, tabelle alla mano, è inesatta. Ma un complesso con una superficie
commerciale di oltre 2000 mq di cui 1000 destinati a supermercato e 1000 ad altri
negozi, immaginiamo almeno sei o sette, nell’economia e per le dimensioni di
Montegranaro è un centro commerciale a tutti gli effetti, tabelle o non
tabelle. E gli effetti che avrà saranno quelli di un centro commerciale, col grosso
rischio di impoverire ulteriormente il centro storico e i suoi delicatissimi e
già massacrati equilibri.
Anche la nuova viabilità che ne scaturirà avrà delle
criticità evidenti: la nuova strada che dovrà bypassare l’attuale sbocco di via
Umbria su via De Gasperi e snellire l’incrocio consentendo di limitarne la
pendenza e la conseguente realizzazione di una rotatoria al posto dei semafori,
sarà un ingresso a raso su una via in cui il transito veicolare è piuttosto veloce,
con buona pace dei limiti di velocità. Quindi si innescherà una situazione
davvero pericolosa che dovrà essere regolamentata, probabilmente con un semaforo,
perdendo quindi il vantaggio guadagnato a monte.
Sono scelte politiche, che possiamo condividere o non
condividere, ma di cui ci si deve assumere la piena responsabilità. Così si
spiega il voto, politicamente coerente ma per me non condivisibile, di Viviamo
Montegranaro e di Gianni Basso, che hanno sempre sostenuto iniziative analoghe,
credo sbagliando. Ed è una scelta politica anche quella del PD e di Endrio
Ubaldi, che cambiano idea rispetto al passato e che denunciano marcatamente il
totale disinteresse per il centro storico, per il quale spendere mezzo milione
di Euro su un marciapiede, quando si mettono sistematicamente in difficoltà i
commercianti che vi operano, diventa solo un bellissimo spreco di soldi.
Ora spero di aver sbagliato completamente analisi e di dover
dire, tra qualche anno, che la nascita di questo centro commerciale non ha
arrecato alcun danno al centro storico. Ne sarei felice. Ma se ciò non
avvenisse, la responsabilità sarà firmata con nome e cognome. Intanto grazie a SEL e al Movimento 5 Stelle per la coerenza.
Luca Craia