Comunicato
integrale
Il Gruppo Consiliare Lega Marche esprime parere negativo circa la
proposta di realizzazione del Parco
Nazionale del Catria, Nerone e Alpe della Luna. “ Siamo assolutamente contrari
alla realizzazione di un progetto che solleva molti dubbi sulla sua validità
per il rilancio dei nostri territori e che sembra invece mascherare un mero interesse personale andando invero a
discapito dei veri bisogni delle nostre comunità montane”. Così il consigliere
regionale Marzia Malaigia che aggiunge “in più punti si descrivono le
opportunità di indotto economico, ma bisogna rendersi conto che una parte
consistente delle spese di gestione e coordinamento non andranno primariamente a beneficio di persone
o aziende residenti, che tra l'altro non sono stati coinvolti nella stesura di
questa Proposta. La amara percezione che si ha
è che piuttosto che creare posti di lavoro in loco possa divenire un ennesimo
carrozzone statale con tanto di aumento di burocrazia e posti di lavoro già
previsti per pochi “noti””.
“Se davvero si vuole proporre un aiuto al ritorno nelle zone
montane, - continua la Malaigia- lo si
faccia attraverso incentivi fiscali pluriennali, lo si faccia migliorando i
servizi, le infrastrutture e le condizioni di cui i cittadini hanno bisogno per
vivere a un livello paragonabile di chi vive al piano o in città. Gli abitanti
di queste zone montane sono spesso
persone che hanno sacrificato molto a favore del loro stile di vita. Come si
può pretendere di andare a imporre loro cosa sia e cosa non sia consono secondo
i criteri di sviluppo di un parco nazionale?
Siamo certamente tutti amanti del nostro territorio e della nostra
magnifica natura che vogliamo non venga sacrificata da un uso smodato da parte
dell'uomo, ma vi sono altri strumenti sicuramente piu' efficaci per la sua
valorizzazione e promozione.
L'implemento ad esempio di aiuti e
sostegni volti ad aumentare la presenza sostenibile in natura con una campagna
informativa e con un investimento radicato nel territorio volto ad incrementare
la piena coscienza del suo rispetto senza la necessità di creare divieti. Non c’è nulla in più da proteggere nelle
nostre montagne: è già tutto ultra protetto, ci sono bandite di caccia, riserve
forestali, leggi che limitano decisamente l’attività umana a beneficio della
natura. Troviamo assurdo cercare di
ripopolare delle zone imponendo dei divieti”.
Foto: www. destinazionemarche.it