giovedì 4 ottobre 2018

Malaigia: no al Parco Nazionale del Catria


Comunicato integrale

Il Gruppo Consiliare Lega Marche esprime parere negativo circa la proposta di  realizzazione del Parco Nazionale del Catria, Nerone e Alpe della Luna. “ Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di un progetto che solleva molti dubbi sulla sua validità per il rilancio dei nostri territori e che sembra invece mascherare un  mero interesse personale andando invero a discapito dei veri bisogni delle nostre comunità montane”. Così il consigliere regionale Marzia Malaigia che aggiunge “in più punti si descrivono le opportunità di indotto economico, ma bisogna rendersi conto che una parte consistente delle spese di gestione e coordinamento non  andranno primariamente a beneficio di persone o aziende residenti, che tra l'altro non sono stati coinvolti nella stesura di questa Proposta. La amara percezione che si ha  è che piuttosto che creare posti di lavoro in loco possa divenire un ennesimo carrozzone statale con tanto di aumento di burocrazia e posti di lavoro già previsti per pochi “noti””.
“Se davvero si vuole proporre un aiuto al ritorno nelle zone montane, - continua la Malaigia-  lo si faccia attraverso incentivi fiscali pluriennali, lo si faccia migliorando i servizi, le infrastrutture e le condizioni di cui i cittadini hanno bisogno per vivere a un livello paragonabile di chi vive al piano o in città. Gli abitanti di queste zone montane  sono spesso persone che hanno sacrificato molto a favore del loro stile di vita. Come si può pretendere di andare a imporre loro cosa sia e cosa non sia consono secondo i criteri di sviluppo di un parco nazionale?  Siamo certamente tutti amanti del nostro territorio e della nostra magnifica natura che vogliamo non venga sacrificata da un uso smodato da parte dell'uomo, ma vi sono altri strumenti sicuramente piu' efficaci per la sua valorizzazione e  promozione. L'implemento  ad esempio di aiuti e sostegni volti ad aumentare la presenza sostenibile in natura con una campagna informativa e con un investimento radicato nel territorio volto ad incrementare la piena coscienza del suo rispetto senza la necessità di creare divieti.  Non c’è nulla in più da proteggere nelle nostre montagne: è già tutto ultra protetto, ci sono bandite di caccia, riserve forestali, leggi che limitano decisamente l’attività umana a beneficio della natura.  Troviamo assurdo cercare di ripopolare delle zone imponendo dei divieti”.


 Foto: www. destinazionemarche.it