Si alza davvero velocemente, il pilomat di viale Gramsci, a
Montegranaro, per gli amici “zippomat”, la colonna retrattile che apre e chiude
il transito delle auto sul marciapiedone. Si alza tanto velocemente che un’automobile,
questa estate, salendo sul marciapiede quando il semaforino aveva ancora accesa
la luce verde, è stata seriamente danneggiata perché, nel frattempo. è scattato
il rosso. E una volta scattato il rosso, accada quel che accada. Il zippomat si
alza.
Che l’auto fosse passata col verde mi pare lapalissiano: se
la luce fosse stata rossa, il zippomat sarebbe stato già alzato, vista la
velocità con cui si eleva, e quindi il conducente non ci avrebbe provato per
niente. Del resto il semaforino ha solo due luci, quella rossa e quella verde,
manco a dire che ci fosse stato il giallo a segnalare l’imminente chiusura.
La cosa preoccupante è che non pare ci sia alcun congegno di
sicurezza per evitare che il dispositivo si alzi quando c’è qualcosa sopra. Credo
invece che dovrebbe essere previsto, perché può capitare che, nel momento di
chiusura, sopra il pilomat ci sia qualcosa, che sia una vettura, un pedone, un
animale. Ed è facile immaginare il rischio che si correrebbe trovandosi sulla
traiettoria di questo aggeggio che è stato capace di spaccare la coppa dell’olio
e fare molti altri danni alla vettura coinvolta questa estate.
Eppure non sembra che qualcuno si sia preoccupato di questi
rischi. Non c’è stata alcuna rassicurazione da parte del Comune, né mi risulta
che si sia provveduto a installare qualche fotocellula o strumento analogo per
garantire maggiore sicurezza. Il dubbio che ho riguarda l’omologazione di
questo marchingegno: come è possibile che si consenta di installare sulla
pubblica via un apparecchio così pericoloso?
Luca Craia