Ha lasciato sbigottiti in molti l’intervento dell’Assessore Regionale
Angelo Sciapichetti nella seduta odierna del Consiglio Regionale, quando,
durante la discussione della mozione 434, proposta dal Consigliere Rapa e dall’Assessore
Pieroni, se ne è uscito con un paragone tra la situazione degli occupanti l’Hotel
House di Porto Recanati e quella dei terremotati che potrebbe spiegare molte
cose circa l’idea generale che lo stesso assessore ha della ricostruzione.
La discussione verteva sul fatto che la Regione potesse o
non potesse intervenire all’Hotel House anche in sostituzione del privato,
datosi che la situazione del famigerato stabile occupato per la maggior parte
da stranieri e oasi di illegalità vede anche il mancato pagamento di tariffe e
servizi che ha contribuito a generare la situazione di degrado attuale. E qui
Sciapichetti ha detto testualmente: “se oggi non avessimo noi responsabilmente
(…) messo sul piatto 100.000 Euro l’anno scorso per risolvere il problema in
quel palazzo di fronte a un’ordinanza del Sindaco di Porto Recanati che
chiedeva lo sgombero (in realtà ha detto sgombro, n.d.r.) qualora non si fosse
proceduto nei tempi stabiliti alla messa a norma dell’antincendio, oggi qui
staremmo a raccontare un altro tema, un’altra questione”.
E ha proseguiti: “Noi ci siamo fatti carico di quel problema
pur sapendo che era un edificio privato” e, rivolgendosi al Consigliere Sandro
Zaffiri, “quando dice lei che non vogliamo l’intervento pubblico per i privati,
dico che è discutibile la frase, perché lì dentro ci sono non solo
extracomunitari, ci sono anche Italiani che fanno il loro dovere e che
risiedono e abitano lì, e se dovessimo applicare questa teoria, dovremmo andare
dai terremotati a dire che non vogliamo l’intervento pubblico per ricostruire
le case dei terremotati”.
Pare evidente che l’Assessore Sciapichetti faccia un po’ di
confusione: la Regione è intervenuta per la messa a norma dell’Hotel House
riguardo le normative antincendio in quanto la stessa non è stata effettuata dagli
inquilini che si sono rifiutati di pagare. I terremotati, invece, hanno pagato
tasse e imposte e si trovano nella situazione attuale non perché non hanno
adempito a norme e regole ma perché c’è stato un terremoto, una catastrofe. Gli
inquilini dell’Hotel House hanno deciso di non pagare ed è intervenuta la
Regione al posto loro. I terremotati non hanno deciso di far venire il
terremoto, non hanno deciso di far morire i loro cari sotto le macerie, non
hanno deciso di vivere due anni e mezzo da sfollati. Se l’Assessore, e con lui
la Giunta Regionale, non si chiariscono le idee su questo punto, non possiamo
certo aspettarci nulla di buono.
Luca Craia
2.12