È piuttosto amareggiato, Giuseppe Sardini, l’imprenditore
che si è messo in gioco per guidare la coalizione di centro destra alle
amministrative di Monte San Giusto. La spaccatura con Fratelli d’Italia e Forza Italia sembra
inspiegabile e rischia di dare un enorme vantaggio al Sindaco uscente, Andrea
Gentili, che guida la coalizione di centro-sinistra che sta governando fino
alle elezioni.
Sardini è espressione da quello che, potenzialmente, è il grosso
dell’elettorato di destra sangiustese, schierato dalla Lega sull’onda del
consenso sempre più crescente a livello nazionale, ma anche appoggiato dall’UDC
di Augusto Ciampechini. Ciononostante Fratelli d’Italia, Forza Italia e un non meglio
specificato gruppo civico hanno deciso di correre con un candidato proprio, Romina
Tortolini, e questo, ovviamente, fa sorridere e non poco Gentili, che
probabilmente sente già la vittoria in pugno. Né sono valse le “proposte
indecenti”, come le definisce Sardini, di lasciare assessorati chiave o
addirittura il vicesindaco in funzione di una ricucitura a destra. Niente da
fare. “Ci sono due liste perché era l'unico modo di
far ridere l'amico sindaco Andrea Gentili!” dice sarcastico Sardini, ma non
nasconde l’amarezza.
Con due liste,
per quanto la Lega possa essere forte e l’UDC consolidato, una vittoria pare
piuttosto difficile, anche se Forza Italia è in netto declino a livello
nazionale, anche se Fratelli d’Italia non è una potenza inarrestabile e quindi entrambi poco pesanti elettoralmente: a volte
possono bastare pochi voti, una manciata, per perdere. Lo insegna il caso di
Montegranaro di cinque anni fa, quando Gianni Basso creò una lista antagonista
a quella di Gismondi e regalò il paese alla coalizione trasversale PD-Ubaldi. È
facile prevedere che a Monte San Giusto accada la stessa cosa, anche se Gentili
non è popolarissimo, anche se l’amministrazione uscente non è stata
brillantissima. I motivi veri di questa spaccatura forse li sanno solo i
protagonisti, però dal punto di vista di chi potrebbe vincere a mani basse è
davvero un peccato. A meno che Sardini e la Lega non siano così forti da superare
anche questo, cosa improbabile ma non impossibile. Vedremo.
Luca
Craia