Con la prematura scomparsa di Livio Botticelli, il problema
della successione si è tutt’altro che risolto con la surroga da parte di Andrea
Brizzola, ubaldiano di ferro. In effetti Brizzola entra in CDA come
Consigliere, ma dovrà essere il CDA stesso a nominare tra i suoi membri il
successore di Botticelli alla presidenza. E la storia sembra tutt’altro che lineare.
Voci di corridoio parlano di un PD che sta spingendo per la
figura di Luigi Cameli, memdro del direttivo del Partito oltre che del CDA, ma
Cameli non è ben visto da tutta la maggioranza. Soprattutto, però, la nomina di
Cameli comporterebbe un ridimensionamento del gruppo di Ubaldi in seno al CDA,
visto che il compianto Botticelli era di area ubaldiana. Se la nomina di Cameli
venisse accettata dal Vicesindaco, significherebbe un cambiamento interessante
degli equilibri in seno alla maggioranza.
Insomma, non c’è nulla di scontato nemmeno nella sostituzione
del Presidente e, cadendo il tutto alla vigilia della campagna elettorale e
della stesura delle liste, dove gli equilibri tra forze così eterogenee sono
fondamentali, anche questa situazione diventa cartina tornasole degli equilibri
interni all’attuale maggioranza.
Luca Craia