È passato un anno da quando le associazioni montegranaresi
aventi per oggetto sociale la tutela del centro storico, Arkeo, Città Vecchia e
Il Labirinto, incontrarono i rappresentanti dei Gruppi Consigliari per
promuovere delle modifiche al regolamento di assegnazione degli alloggi
popolari. La volontà delle associazioni era di evitare quello che sta accadendo
ovunque e in ogni settore ove vi siano sussidi e aiuti per le classi più
deboli, ossia che cittadini stranieri, per effetto di meccanismi che non
tengono conto delle reali condizioni economiche dei soggetti, siano palesemente
avvantaggiati rispetto ai cittadini italiani. Il concetto è semplice: equiparare
i diritti in modo di non ghettizzare ulteriormente zone urbane già in situazioni
di degrado.
Da quell’incontro uscimmo con un impegno da parte di tutte
le forze politiche, in particolare da quelle di maggioranza, perché si
studiassero le modifiche da apportare al regolamento comunale ma, a oggi, l’intento
non è stato rispettato né si ha avuta alcuna notizia del tavolo che sarebbe
dovuto sorgere già da un anno.
Ecco allora che il Presidente del Consiglio Comunale, Walter
Antonelli, che è sempre stato molto sensibile sull’argomento e per primo
interpretò politicamente questa necessità, si smarca e si muove da solo,
presentando in Consiglio Comunale una mozione che impegna il Consiglio stesso a
modificare il regolamento nei termini del patrimonio immobiliare del
richiedente l’abitazione. La mozione di Antonelli va a intervenire proprio sul
criterio con cui, fino a oggi, si è soltanto stimato il patrimonio immobiliare
presente in Italia. Antonelli vorrebbe introdurre la certificazione del
patrimonio immobiliare in patria, dando la possibilità di autocertificarsi per
un anno, dopo di che sarà obbligatorio fornire un documento ufficiale che
attesti quanto e se si possiede in immobili.
La mozione è lineare e perfettamente condivisibile, perché parte
da un principio di equità. Del resto, su questo principio, si erano dette
concordi tutte le forze politiche cittadine. Per questo motivo ci sarebbe da
aspettarsi una sua approvazione unanime. Ma, come ben sappiamo, in politica
tutto è possibile, per cui attenderemo che la mozione arrivi in aula per vedere
come i Gruppi Consiliari si muoveranno.
Luca Craia