Comunicato
integrale
La legge,
che vede il capogruppo tra i proponenti ed approvata all'unanimità, nasce da
un'iniziativa avviata nel 2016 con la presentazione di una Mozione, da parte
dello stesso Zaffiri come primo firmatario, volta alla conservazione,
ripristino e valorizzazione dei mulini storici ad acqua.
La Mozione
aveva impegnato la Giunta regionale ad effettuare un'azione di ricerca e di
documentazione allo scopo di censire i mulini ad acqua ancora funzionanti e
quelli di cui restano le vestigia, al fine del loro recupero a scopi culturali,
didattici e turistici.
I mulini ad
acqua rappresentano un pezzo di storia della comunità marchigiana e questa
legge intende tutelare questo patrimonio di edilizia storica e di alto valore
culturale – afferma Zaffiri.
In
particolare, la legge prevede che la Regione effettui il censimento dei mulini
storici ad acqua, cioè quelli realizzati prima del 1900, distinguendo tra
quelli funzionanti e quelli inutilizzati, incentivi l'utilizzo degli impianti
di macinazione tradizionale e di molitura per fini produttivi, nonché svolga
ogni altra attività finalizzata a sostenere la salvaguardia, la conservazione e
il ripristino, nell'ambito del più ampio contesto dell'antica civiltà rurale.
Con
l'approvazione della legge si è raggiunto oggi un grande risultato – conclude
Zaffiri – un'iniziativa per la quale mi sono adoperato nel corso della
legislatura nella convinzione che questo patrimonio non possa andare disperso.