Sono anni che i Montegranaresi invocano una soluzione per lo
scheletro del palasport di Montegranaro, ma l’amministrazione comunale ha
sempre risposto che non si poteva fare nulla, che tutto era in mano alla
curatela fallimentare della Calepio Scavi e che, comunque, abbattere la
struttura, ormai logora, sarebbe costato una fortuna. L’ultima volta lo ha
dichiarato Aronne Perugini al Carlino, esattamente il 17 maggio scorso (vedi ilmio articolo).
Poi arrivano le elezioni del 2019 e tocca leggere che il
Comune di Montegranaro ha chiesto un preventivo per sapere quanto costa buttare
giù l’ecomostro nostrano. E, incredibile ma vero, non ci vuole affatto una
fortuna, ci vogliono solo 70.000 Euro. Bastava chiedere un preventivo e magari
si poteva fare in questi cinque anni. Se analizziamo il rapporto
costi-benefici, 70.000 Euro sono ben poca cosa per risolvere una questione così
annosa. Però di sta anche pensando a coinvolgere la Regione per un progetto di
recupero per realizzare il sogno di tanti Montegranaresi, il palasport.
L’area è quanto di più inadatto a un palasport, lo hanno
sempre detto pure Aronne Perugini e compagnia cantante (che in periodo
sanremese ci sta bene), con pochi parcheggi, collegata male e lo spettro di
intasamenti stradali alla fine delle partite. Ma poco importa: a maggio si
vota, è tempo di promesse e di realizzazioni miracolose. Così ora si mette
sulla bilancia pure l’ecomostro che, o promettiamo di buttarlo giù o di farci
il palazzetto nuovo, qualche voto lo fa prendere comunque. Forse.
Luca Craia