Comunicato integrale
Discussa
oggi in Consiglio Regionale l’interrogazione della capogruppo di Fratelli
d’Italia Elena Leonardi sull’utilizzo dei Fondi Europei dell’Asse 8 destinati
ad interventi per il sisma ma “dirottati” verso altri edifici della regione
Marche. La Leonardi nella sua interrogazione chiedeva conto delle scelte
operate dalla Regione e dell’ammontare delle risorse destinate ad interventi
fuori dal cratere, evidenziando tutte le “storture” scaturite in questi
mesi e culminate nella redazione del piano triennale delle opere pubbliche
della Regione Marche. Edifici pubblici della Giunta Regionale – peraltro alcuni
già oggetto di recenti interventi - strutture universitarie, mense ed
edilizia di centri di ricerca saranno finanziati con i “famosi” 248 milioni
dell’Asse 8; non solo, continua la rappresentante del partito della Meloni, dei
7,7 milioni di euro rivolti alla promozione turistica delle aree del sisma,
sono già stati impegnati per manifestazioni che nulla c’entrano con le zone del
cratere e molto lontane da esse.
La
Leonardi evidenzia pertanto come la risposta in Aula dell’assessore competente
sia ampiamente insoddisfacente, puntando il dito sulla autoreferenzialità delle
scelte operate senza il coinvolgimento dei territori colpiti che devono essere
i veri destinatari delle risorse aggiuntive.
Nel
suo intervento in Aula il consigliere Elena Leonardi ha ricordato a riprova
della distanza fra la fase decisionale e le comunità colpite dal sisma, alcuni
casi emblematici di edifici all’interno del cratere che sono stati lasciati
senza un fondo per il loro recupero e che sarebbero rientrati a pieno titolo
nella programmazione dei fondi aggiuntivi. Petriolo con le scuole elementari e
medie che necessitano della messa in sicurezza oltre che dell’efficentamento
energetico, il caso della scuola di Fiuminata e le centrali idroelettriche del
comune di Ussita. Tutte importanti realtà che scontano l’atteggiamento
arrogante della maggioranza regionale, in prima linea il Pd, che invece di
minacciare querele ai terremotati avrebbe potuto essere parte attiva facendo
gli interessi di territori quando erano al Governo Nazionale oltre che
regionale e soprattutto condividere le scelte per investimenti e rilancio con i
territori colpiti. Restano infatti molti problemi irrisolti - anche dalla
Leonardi evidenziati – sul mancato avvio della ricostruzione su tutte le
problematiche post-emergenza come ad esempio i ritardi nelle consegne e le
carenze strutturali delle SAE e i pesanti disagi che i terremotati affrontano
da quasi tre anni a questa parte.