LEONARDI: LA REGIONE CHIARISCA LE RAGIONI
DI QUESTE SCELTE E L'OPPORTUNITA' DI RIVEDERE LA GIUSTA ALLOCAZIONE DELLE
RISORSE.
Comunicato integrale
Le polemiche di quest'ultimo periodo sui fondi europei per le aree del terremoto ma destinati ad altre finalità dalla Regione Marche approderanno in Consiglio Regionale. E' stato infatti inserito all'ordine del giorno della prossima Assemblea Legislativa l'atto a firma Elena Leonardi avente ad oggetto "Risorse aggiuntive POR-FESR 2014-2020 destinate alle aree colpite dal sisma ed impiegate per investimenti e progetti fuori dalle Province del cratere".
Le polemiche di quest'ultimo periodo sui fondi europei per le aree del terremoto ma destinati ad altre finalità dalla Regione Marche approderanno in Consiglio Regionale. E' stato infatti inserito all'ordine del giorno della prossima Assemblea Legislativa l'atto a firma Elena Leonardi avente ad oggetto "Risorse aggiuntive POR-FESR 2014-2020 destinate alle aree colpite dal sisma ed impiegate per investimenti e progetti fuori dalle Province del cratere".
"E' urgente" – spiega Leonardi –
"che il dibattito si apra in sede istituzionale non solo per chiedere
conto di una scelta che pare sbagliata a molti ma soprattutto per discutere
sull'opportunità di rivedere l'allocazione di queste risorse".
L'interrogazione della Leonardi evidenzia
il fatto che il nuovo Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020, riformulato
a seguito degli eventi sismici e dell'attivazione del contributo di solidarietà
da parte delle altre regioni, ammonta ad euro 585.000.000 circa, comprendente i
ben noti 248 milioni di euro consistenti in risorse aggiuntive per le aree
colpite dal sisma. Tra gli assi prioritari di intervento c'è il
"famoso" Asse 8 quello relativo alla prevenzione sismica e
idrogeologica, al miglioramento dell'efficienza energetica e al sostegno alla
ripresa socioeconomica delle aree colpite dal terremoto. Nell'asse 8 – ricorda
Leonardi - sono stati stanziati 50 milioni di euro per la sicurezza di edifici
pubblici e 49 milioni per l'eco-efficienza energetica pubblica, per un totale
di circa 100 milioni di euro la cui destinazione, contrariamente ai presupposti
per cui sono stati messi a disposizione i fondi aggiuntivi, non viene però
destinata alle zone colpite dal sisma.
Difatti – prosegue la Leonardi nella sua
interrogazione - su 28 milioni di euro destinati all'edilizia universitaria ben
5,5 milioni vengono destinati all'Università di Urbino, 5 milioni per
permettere di acquistare una nuova sede al rettorato della Università
Politecnica di Ancona, e 350.000 euro al CNR di Ancona. Inoltre – continua la
rappresentante del partito della Meloni - dei 28 milioni di euro destinati
all'edilizia sanitaria ben 12 milioni andranno all'ospedale regionale di
Torrette, altri fondi delle aree terremotate andranno invece a finanziare la
mensa dell'Università di Ancona ed il Collegio "Tridente" di Urbino.
Ricordo inoltre, sempre dell'asse 8, le risorse che finiranno per le iniziative
promozionali della "Tirreno-Adriatica la quale ovviamente non toccherà le
aree terremotate se non marginalmente.
Si capisce quindi tutto lo sdegno se non la
rabbia dei terremotati, e non solo loro, di fronte a queste decisioni –
continua la Leonardi - poiché sono risorse che erano state concertate con
l'Unione Europea con lo scopo evidente di essere investite nelle "aree
colpite dal sisma" così come recita la dicitura esplicativa dell'Asse 8
mentre oggi si ritrovano destinate al fine della ristrutturazione di edifici
della costa, o di aiuti alle Università situate fuori dalle aree colpite,
lasciando indietro le aree terremotate oggi fortemente depresse e che rischiano
lo spopolamento e l'abbandono.
La capogruppo regionale di Fratelli
d'Italia pertanto chiede, durante la discussione in Aula, che si risponda a
questa principale domanda: con quale logica – se c'è e se non c'è la malafede -
di carattere politico ed economico si è potuta stabilire una destinazione
finanziaria così “massiccia” dei fondi aggiuntivi europei concessi per le aree
colpite dal sisma e riuniti nell'asse 8, verso aree e progetti inseriti fuori
dalle Province del cratere.
La Leonardi chiede risposte dettagliate,
inoltre, sull'elenco e sull'ammontare degli investimenti previsti nell'asse 8
che non sono stati destinati alle zone colpite dal terremoto – evidenzia
inoltre la richiesta di rivedere urgentemente l'allocazione delle risorse
aggiuntive per le zone colpite dal sisma, la cui ripresa è in severo affanno,
destinando questi fondi europei dell'asse 8 unicamente alle aree e Province
colpite dal terremoto.