Non è la prima volta che capita e, quindi, non è la prima
volta che andiamo a fare queste considerazioni. Ma, si sa, repetita iuvant o,
almeno, si spera. Il Giardino in Piazza è una bella idea, lo dico da sempre e
lo ripeto senza remore: è un evento gradevole, rispettoso del contesto in cui è
inserito, ossia il centro storico (fatta eccezione per la musica a palla che a
qualcuno pare piacere tanto ma che non c’azzecca niente), attrattivo al punto
giusto. Per questo infilarlo all’interno di un’altra manifestazione, per di più
consolidatissima e di successo più o meno garantito come può essere la
tradizionale fiera di San Giuseppe, è un autentico spreco.
Mi dicono che c’era gente. Io non so dirlo perché sono
uscito tardi e quando sono arrivato c’era un deserto reso ancora più inospitale
dalla succitata musica a palla, ma pare che, durante la giornata, piazza
Mazzini sia stata frequentata e bella vivace. Ma il centro è sempre frequentato
e vivace durante le fiere, benchè mi pare che, anche in questi casi, si
registra una certa disaffezione e un conseguente calo della presenza di
pubblico. In ogni caso, se c’è la fiera, normalmente c’è gente in giro. In
altre domeniche, invece, assistiamo al consueto mortorio. Ecco, quindi, lo
spreco: il Giardino in Piazza poteva essere collocato in un’altra data,
portando gente e regalando al centro un’altra giornata di vita. Così non è
stato e pace. Peccato.
Luca Craia