Ancora non è partita ufficialmente la campagna elettorale e
già la situazione si ingarbuglia, quanto meno a sinistra, dove si infittisce il
mistero sulla figura di Paolo Marinelli. Il dottor Marinelli, trentaquattrenne
più o meno neofita della politica montegranarese, ha esordito sulla scena
saltando la trafila e diventando, un paio d’anni fa, tutto d’uno botto segretario
della neonata formazione di Sinistra Italiana, evoluzione della precedente SEL,
poco dopo la rottura del rapporto di alleanza con l’Amministrazione Mancini e
il posizionamento del gruppo consiliare composto da Sara Di Chiara ed Eros
Marilungo all’opposizione.
Marinelli non ha mai nascosto la sua simpatia per il Sindaco
Mancini e ha lavorato fin da subito, ma con scarso successo, alla ricucitura
dello strappo, un lavoro portato avanti alacremente, forse un po’ troppo, con
un’intensità che nemmeno un tesserato del PD infiltrato tra le file “nemiche”
avrebbe potuto tanto. Ovviamente tutto questo ha portato subito a frizioni con
gli altri membri del partito che, invece, a ricucire non ci pensavano nemmeno,
frizioni che sono sfociate nelle dimissioni dello stesso Marinelli da
segretario cittadino. Solo che queste dimissioni pare siano state date solo
verbalmente e, se c’è qualcosa di scritto, pare sia solo su qualche messaggio Whatsapp.
Per questo oggi vige una gran confusione sulla figura di Marinelli, che qualche
giornalista ancora presenta, un po’ frettolosamente, come segretario e qualche
altro no. Sinistra Italiana, comunque, fa sapere che il Segretario pro tempore
in questo momento è Giuseppe Viozzi, per cui Marinelli è comunque spogliato di
ogni ufficiale rappresentanza. Rimane il fatto che, per fare chiarezza, potrebbe,
anzi, dovrebbe Marinelli stesso esplicitare la sua figura politica, magari con
un comunicato ufficiale, anche perché, se è vero come pare sia vero che anche
lui sarà della partita elettorale tra le file della Mancini, continuare a
giocare sull’ambiguità non lo propone certo come una figura trasparente e
leggibile.
In tutto questo marasma non si esime di intervenire la
segreteria provinciale di Sinistra Italiana che, in scivolata, prova a togliere
il pallone dai piedi di Marilungo & Co per schierarsi a favore di un’alleanza
coi civici della Mancini e lanciando anatemi contro un’alleanza coi civici di Gismondi, reo di
essere leghista. Peccato che, con la Mancini, c’è anche Ubaldi, che non è che
stia tanto più a sinistra di Gismondi, anzi. Evidentemente, tra una marcia
antirazzista e l’altra, Martini, Buondonno e compagnia cantante hanno dato solo
un’occhiata veloce ai fatti di Montegranaro, senza approfondirli più di tanto
ma ritenendo comunque una loro ingerenza cosa buona e giusta.
Luca Craia