Sento molti ripetere, quasi come un mantra, che la Giunta
Mancini sta chiudendo il suo mandato in perfetto stile Basso. In effetti l’impressione
è quella: Gianni Basso, il plurisindaco, l’uomo che, nel bene e nel male, ha
disegnato la Montegranaro moderna, ha inventato dal nulla viale Gramsci, ha
innescato il processo che ci ha regalato lo scheletro del palasport della
Croce, ha disegnato la circonvallazione, ha metanizzato il paese, ha costruito
l’orribile torre Zed; ha modellato, in
sostanza, la Montegranaro industriale degli anni ’70 per farla diventare la
cittadina che è oggi, una cittadina un po’ scomposta ma dotata di servizi importanti
che prima non aveva; Basso, dicevo, era solito spararsi una lunga serie di
cartucce a fine mandato, trasformando il paese in un immenso cantiere, creando
notevoli disagi ai cittadini per poi inaugurare il tutto in pompa magna pochi
giorni prima dell’apertura dei seggi. Effetto garantito, tanto che ha fatto il
Sindaco per vent’anni.
Ediana Mancini prova a fare lo stesso. Girare per
Montegranaro, in questi giorni, è un’odissea, facendo lo slalom tra i cantieri,
sobbalzando sui nuovi dossi artificiali, ammirando opere cosmiche tipo il
complesso sportivo dello sprofondo di San Liborio o il giardinetto bucolico di
via Baden Powell. E in effetti viene naturale pensare che si stia imitando il
grande Basso-Quello-Basso. Ma ci sono delle differenze. Prima di tutto, Basso
apriva i cantieri e li chiudeva in tempo, eccetto alcuni che dovevano restare
sospesi a mo’ di pistola alla tempia, o vinco o si ferma tutto. Adesso, invece,
la certezza di inaugurare a favor di urna elettorale non ce la dà nessuno.
Ma, soprattutto, Basso aveva un disegno in testa, un
progetto, un’idea di come voleva fosse Montegranaro. Immagino avesse proprio l’immagine
impressa nella mente, che quando chiudeva gli occhi la vedesse, la Montegranaro
che voleva realizzare. Era un’idea sua, poteva anche non piacere, ma era un
progetto preciso e cercava di realizzarlo. Non c’è riuscito, mi pare evidente,
ma ha comunque cambiato Montegranaro, secondo me, che non sono certo un suo fan
sfegatato, l’ha cambiata in meglio.
L’Amministrazione Mancini o, meglio, la lista “Mmezzo a la
strada”… ops… “La Strada Giusta” mi pare che il progetto non ce l’abbia e che
non ce l’abbia mai avuto. In questi cinque anni di amministrazione Mancini si è
proceduto in maniera empirica, estemporanea, per progetti singoli e pure un po’
sballati, come quello di viale Gramsci, sicuramente di effetto estetico
notevole ma di praticità nulla, anzi, dannoso per la collettività. Non ce l’hanno
un progetto complessivo, i nostri attuali amministratori, non hanno una visione
di insieme e lo si denota da come asfaltano: a macchie, a pezzetti, terminando
le magnifiche mirabolanti asfaltature elettorali pochi metri prima di voragini,
toppe, strade spaccate. Non hanno un progetto per il centro, tanto che viale
Gramsci è sganciato da qualsiasi ragionamento sul centro storico, non hanno un
progetto per lo sport, tanto che costruiscono nuovi impianti lasciando marcire
i vecchi, non hanno un progetto sociale, industriale, economico, non hanno un
progetto urbanistico. Fanno campagna elettorale, la fanno da cinque anni e c’è
anche caso che la vincano, dopo tutto questo sforzo, Ma i vantaggi per
Montegranaro non mi pare ce ne siano. Quando governava Basso, qualche vantaggio
lo abbiamo visto.
Luca Craia